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“Valentino, Rodolfo Valentino”

Sono in una delle vie di Manhattan, più o meno al tramonto, quando decido di entrare in una specie di bistrot. E’ pieno di gente vestita in abito scuro. Deve esserci una prima da qualche parte. Non ci sono posti, ma devo assolutamente prendere un caffè fumante prima di uscire di nuovo al freddo.

Intravedo un tavolo dove siede un uomo elegante. Decido di chiedergli se posso accomodarmi. “La prego”, dice l’uomo in smoking. “Grazie”, rispondo io aggiungendo il mio nome di battesimo. “Ah, italiano”, continua l’uomo che aggiunge “anche io lo sono stato. Valentino, Rodolfo Valentino”.

E’ il sogno di questa notte. Io che non ho mai fatto uso di droghe, nè superalcolici. La colpa è del libro di Roberto Parisi “Rodolfo Valentino” (Anordest, 11,90 euro) che racconta questo personaggio che, ho scoperto, per un periodo ha dormito all’Onaosi di Perugia, magari nella stessa stanza dove mi invitava Teresa (anche lei pugliese come Rodolfo). Non potevo farmi sfuggire l’occasione del sogno, così ho fatto cinque domande che da sempre ho immaginato per questo latin lover d’altri tempi.

* Quando hai capito di piacere alle donne? Un giorno ho parcheggiato l’auto fuori da dove lavoro. Quando sono tornato ho trovato un completo intimo appeso allo specchietto lato guida
* Come decidi se quella donna fa per te? La invito a pranzo, ordino del pesce e le chiedo di pulirlo. Se non trovo lische le potrò concedere qualche ora del mio tempo
* Bionde o more? Non importa il colore, purchè rispettino l’eleganza di essere donna
* Cosa deve fare una donna per farti innamorare? Dipende dai casi, ma presentarsi con un mazzo di fiori di campo potrebbe essere un buon inizio
* Mogli e buoi dei paesi tuoi? Una grande perla di saggezza, purtroppo annientata da facebook

Il suo vero nome era Rodolfo Alfonso Raffaello Pierre Filibert Guglielmi di Valentina D’Antonguella, in arte Rodolfo Valentino, quello che stanotte nel sogno mi ha anche detto che le mie racchette sono isteriche almeno quanto me. Colonna sonora: La mer By Charles Trénet

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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