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Un Martini 2.0

Sono cresciuto con il mito di Oxford e avendo studiato a Perugia davanti a un oxfordiano mi sentirei un po’ cacca di pollo nel pollaio. Poi però leggi quello che fanno in quelle stanze dalla boiserie centenaria e in effetti non sono poi tanto più sfigato. L’ultima ricerca è intorno agli incontri 2.0. A quanto pare l’aperitivo ora si prende al pc, davanti a una foto via skype di una ignuda.

I genialoidi studenti di Oxford hanno preso un campione di innamorati ed è venuto fuori che una coppia su tre sarebbe nata grazie a un dito che sensualmente ha sfiorato la tastiera di un pc. Non si sono fermati qui gli oxfordiani. Hanno anche copiato il sottoscritto dettando le regole per un socialacchiappo come si deve.

1. La scelta non è mai casuale. Secondo lo studio il primo parametro è la vicinanza geografica: mogli e buoi dei paesi tuoi batte il 2.0
2. Rompere il ghiaccio con originalità. Il primo approccio è il più importante. Evitare quindi di partire in quarta con citazioni di Ossian se non sai manco chi sia
3. Dare attenzioni, ma con moderazione. Dal vivo sarebbe il trucchetto di soffiare sull’occhio per fare andare via il ciglio. In chat puoi solo inviare un link di un video di Tiziano Ferro
4. Falla ridere. Visto che il solletico non si può fare, allora raccontale dell’ultima cilecca
5. Curare la social identity. Se hai il nasone evita di mandare foto di profilo
6. Sii te stesso, quasi sempre. Il “quasi” è il valore aggiunto di un oxfordiano. Io non ci sarei arrivato a capire che non bisogna aprirsi subito come un libro rosso delle risposte
7. No a calcio, mamma e lavoro. Nel socialacchiappo parlare solo del traffico e del meteo
8. Procedi per gradi. Ovvero tiratela un po’, un po’ di dignità ce l’hanno anche gli uomini
9. Intrigante, ma mai sfacciato. Non lo sfoderare in webcam al primo incontro
10. Buona memoria. Cioè tutte le minchiate che hai raccontato, te le sei appuntate?

Questo è quello che si fa a Oxford. Per forza poi ‘sti giovani geni hanno tutti le occhiaie e i capelli unti. Fate l’amore, non fatevi pippe. Colonna sonora: Il solletico By Armando Gill

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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