“E qualcosa rimane, tra le pagine chiare e le pagine scure”. De Gregori era stato molto romantico nel raccontare di due che si lasciano. “Chi ci sarà dopo di te respirerà il tuo odore pensando che sia il mio”, aveva risposto in maniera pragmatica Claudione Baglioni. Del resto “amore che viene, amore che va”, per citare il sommo De Andrè. Il canzoniere potrebbe essere infinito, ma il punto di oggi è un altro. Due che si lasciano, cosa lasciano?

Ecco cinque cose che rimangono dopo la travagliata separazione e che inevitabilmente troverai a casa di uno o dell’altro.

 

  • Pigiama. Lo avevano comprato di flanella, per lasciarlo in quel cassetto che equivaleva a “oscura presenza”. Una sorta di “I watch you” che non è servito a molto
  • Shampoo. Le donne e gli uomini hanno capelli geneticamente diversi? Perchè lui si lava con Mennen doccia, lei con costosissimi prodotti da rivendere su ebay
  • Dvd. Ti ricorderanno serate romantiche passate a mangiare una pizza dal cartone guardando quei film che vi ricordavano l’infanzia
  • Organico. Succederà a tutti di trovare capelli di lei, o peli di lui, negli angoli più ameni della casa. Un colpo di aspirapolvere e i dolori (coi capelli) se ne vanno
  • Cereali/biscotti. Sono i prodotti da colazione. In genere lei mangia cose acquistate in qualche bioshop. Lui, più terreno, si accontenta dei digestive tarocchi del discount

 

Il fatto è che queste cose vengono lasciate di proposito, come il cane che segna il territorio, e non c’è verso: i nuovi partner godranno nel vederle distruggere. Colonna sonora: Lady (hear me tonight) By Modjo

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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