Tra le ispirate letture del ponte dei lavoratori ho scoperto l’acqua calda: l’economia non decolla perché la coppia latita. A dirlo è un sondaggio condotto da Eliana Monti su un campione di mille coppie. I dati che fuoriescono sono impressionanti: il 44 per cento delle coppie preferisce il risparmio e tra un capello trascurato e la pancia per mancata palestra c’è lui: il divorzista.
Eppure c’è chi non rinuncia a una cena fuori in pizzeria, alla notte passata nel motel fuori dal casello di Casalpusterlengo e addirittura, oddio, chi non rinuncia a una vacanza di tre giorni a Rosignano Solvay, per avere l’effetto Maldive sulle foto dei social da almeno 12 “mi piace”. Cinque inevitabili capitoli di spesa delle coppie di oggi.
* Telefonia. Guai a non avere lo smartphone alla moda. Se ne comprano due e il terzo in regalo è per l’amante
* Viaggi. Finita l’epopea di Sharm, si torna all’esotismo: Marina di Camerota con escursione sull’asino ai Sassi di Matera
* Ristorante. No alle stelle Michelin; sì alla Sora Lella e al rilancio del Cynar
* Locomozione. Basta con le due posti scomode: il futuro è nel ritorno alla camporella con ribaltabile
* Immobili. Dopo il crollo delle vendite si torna all’acquisto in comunione dei beni: vani pari e due bagni per una equa divisione delle parti
Su queste voci di spesa si basa il futuro dell’economia italiana. Non si parlerà più di Prodotto interno lordo, ma di Economia della coppia. Il numero perfetto, tuttavia, resta il tre. Lo dice la Bibbia. Colonna sonora: Solo lei mi dà By Sugarfree