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Sbeccature e sbeccatori

Se anche il cornicione del monumento per antonomasia comincia a sgretolarsi, allora forse i Maya tutti i torti non ce li avevano. Quando ho visto il 29 febbraio sull’agenda nuova ho pensato solo che il 2012 avrà un giorno in più per fare qualcosa. E’ come quando la tua tazza preferita, quella più brutta in genere, ma che non puoi fare a meno di usare da anni, si sbecca da sola, senza una ragione, se non forse per l’usura (o la lavastoviglie assassina).

E’ un segnale. Che la devi cambiare se non ti vuoi tagliare sicuramente. Se il Colosseo fosse in Giappone a quest’ora sarebbe già saltato in aria e giù pronti a rifarne uno nuovo con i led e con l’aria condizionata per gli spettacoli con i leoni e i gladiatori. E’ in Italia, quindi dovremo aspettare che crolli per cause naturali e i baracchini dei souvenir di Roma perderanno il 50% del fatturato. Arrivano ormai pezzetti di cornicione anche dal palazzo della borsa di Milano, quelli sono anche più dolorosi, ma gli sbeccatori in questo caso sono tutti dentro a urlare e far lievitare il profitto (che si gonfia nei loro c/c per ora). Si è sbeccato anche il mio ruggente BB, dopo una caduta da 2 metri per colpa di una telefonata che si vede doveva finire sbeccata anche quella. Si è sbeccato un po’ l’entusiasmo di fare certe cose. La salsedine del mare ha sbeccato la livrea della fiammante Graziella. I piccioni stanno sbeccando la grondaia del tetto seminuovo, mentre il falco assassino, loro non lo sanno, sta “beccando” le loro uova sui nidi sparsi sui tetti. Gli “icemen” in Usa (e dove altrimenti) stanno sbeccando le tasche dei poveri californiani che vogliono far nevicare a Natale e Capodanno, mentre le palme sono sbeccate dal cimicione rosso. Per ogni sbeccatura c’è sempre almeno uno sbeccatore e non possiamo farci niente. Tuttavia, finchè il pisellino del Manneken Pis non si sbeccherà possiamo continuare ad avere speranza e credere ancora che i Maya fossero davvero degli oppiomani. Colonna sonora: Tutto bene By Nina Zilli

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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