Come ogni 14 febbraio milioni di innamorati celebreranno la loro giornata, quella in cui tutte le parole devono iniziare con la A di amore. Quella in cui tutto è perfetto e non ci sono problemi di coppia. E’ la giornata dello svuota coscienza da utilizzare durante la prossima litigata del tipo “ma a San Valentino siamo stati benissimo”. Finirò per dire un mare di banalità, ma lo è già la festa di per sè quindi non rischio molto.
San Valentino riposa a Terni, la città più brutta d’Italia (lo dice il Touring Club e io dal mio condivido). Valentino è il patrono degli innamorati non si sa perchè. Forse, si dice, perchè ha celebrato il matrimonio di una cristiana e un centurione, una specie di Ascanio e Katia di qualche grande fratello fa. Secondo me invece a farlo patrono degli innamorati è stata la Perugina d’accordo con la Swarovski per vendere più baci e ninnoli in quel giorno. Mia mamma ha uno zoo di animaletti di cristallo da spolverare quasi tutti i giorni. Insomma di romantico in questa festa non c’è niente e le coppie più “affiatate” finiranno per seguire un copione tradizionale in certi casi con ansie da prestazione organizzativa. Il regalo non prevede creatività, basteranno rose (dispari, va bene anche una). I più furbi le comprano tre giorni prima per evitare il primo effetto dello spread degli innamorati. Non ho mai capito poi perchè i fiori li regalano gli uomini alle donne e non anche viceversa. Lo spread degli innamorati si fa sentire anche all’autolavaggio quando dopo aver tirato a lucido il bolide l’innamorato decide di comprare un arbre magique al mango per creare l’atmosfera del fine serata. Anche questo oggetto aumentato di prezzo per l’occasione, come la benzina che toccherà un nuovo picco per fregare tutti gli innamorati che si preparano alla cena fuori porta. Al ristorante la scena è sempre la stessa. I tavoli da quattro non esistono perchè li hanno segati apposta per aumentare l’offerta da due. Apparecchiati di rosso con candele di tutti i tipi. A servire c’è direttamente cupido che penso che anche il cameriere rappresenti una voce di rialzo dello spread (per stare una serata vestito da bischero chissà che sovrapprezzo). Il menu degli innamorati prevede tutte cose afrodisiache che per l’occasione costeranno quattro volte tanto, ma non importa perchè i veri innamorati non vanno mai al ristorante se non in quel giorno. Alle 22 scatta la gara d’invidia. La coppia più coraggiosa dà il via alle danze dei regali e tutti a ruota tirano fuori le bestiole di cristallo. Vincerà la coppia che avrà l’animale più raro e un applauso si estenderà in tutta la sala. Dopo aver pagato il salasso e aver ripreso la selva di fiori la coppia si dirigerà verso l’epilogo della serata. Ecco che entra in scena l’arbre magique e un cd di tiziano ferro come sottofondo. Il solito boschetto da infratto non andrà bene, è una serata romantica. Si opta allora per crepacci vista valle e se la serata è stellata puoi anche uscirtene con un regalo extra che non farà aumentare lo spread, una stella, “scegli quella che ti pare amore”. Giù il ribaltabile, via la verandina del tettuccio apribile perchè “baby, ora vedrai le stelle”. L’occhio cade sull’orologio. La mezzanotte è passata da un minuto. Non è più San Valentino, “dammela zoccola”. Colonna sonora: Amore bello By Claudio Baglioni
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