San Valentino è la festa degli innamorati perché il vescovo di Terni (città più brutta d’Italia, l’ho detto altre volte, secondo il Touring Club), Valentino per l’appunto, avrebbe sposato la cristiana Serapia e il Centurione. “Questo matrimonio un s’ha da fare”, disse il babbo di Serapia, che però in punto di morte volle sposarsi lo stesso. Poco dopo ella morì di malattia e il centurione di crepacuore.
Ecco la storia degli innamorati. Quasi brutta quanto i regali che si faranno gli amati in questa giornata. Cinque veramente brutti.
- Animalino Swarowsky. In genere è abbinato al tubo dei baci perugina. Ogni animale ha un significato, ma tutti, prima o poi, finiranno sbeccati (prima parafrasi dell’amore)
- Cioccolatini a forma di cuore. Accompagnati da biglietto musicale con mille giorni di te e di me. “Mi vuoi tutta ciccia e brufoli?”
- La stella privata. Giuro che ho avuto una fidanzata che aveva una stella, regalata dal suo ex. “Bella, che ci faccio?”, ma soprattutto l’hanno pagata cara
- Peluches. Prima della crisi erano i “trudini”, oggi si va all’autogrill. Prenderanno polvere sopra qualche sedia (seconda parafrasi dell’amore)
- Biglietti per 50 sfumature di grigio. Il film che cambierà la vita a tutti gli innamorati
Nella prima puntata questo, domani i cinque posti più brutti dove trascorrere il San Valentino. Colonna sonora: Vattene amore By Amedeo Minghi Ft. Mietta