Quando sono stato a Dublino qualche anno fa ho scoperto che l’inventore dei record è anche l’inventore di una birra e ho capito finalmente tutto. Mi dispiace solo che in questo album dei successi non ci sia Garibaldi che cucì in qualche giorno mille camicie rosse utilizzando una superficie di stoffa di 24mila metri quadrati. Non ci sono nemmeno i 54 passeggeri del pullman dell’Inter Club Valdichiana che Arezzo/Milano e Milano/Arezzo hanno dovuto sopportare la puzza della cacca di cane che avevo pestato prima di salire.
Nemmeno ci sono io che in gita scolastica a 15 anni ho resistito a un attacco di caghetta tra Recanati e Porto Recanati con dolori lancinanti alla pancia e in testa il Giacomino che dall’ermo colle alla Silvia in mutandine di pizzo mi sconcentrava. Non c’è nemmeno l’omino del mio paese che qualche anno fa comprò un diamante, andò da una sconosciuta e le chiese di sposarlo e dopo il no della tipa osò darle anche della poco di buono. In compenso c’è un bischero che ha indossato il maggior numero di calzini in un piede (record da paura), o quello che mangia 16 capi d’aglio in un minuto (avrei paura). C’è l’apicoltore che si fa inondare di api (si chiama apicoltore apposta) e c’è l’equilibrista delle uova, formato direttamente da Moira Orfei ai tempi d’oro. L’uomo piercing sembra la versione di ferro di un masai, mentre un americano si è seduto in 40 mila sedie diverse in due giorni, in pratica 800 seggiole all’ora: alla fine il sedere era diventato un seggiolino. Un tipo a Londra ha trainato coi suoi capelli un autobus a due piani solo per svergognare Sansone. Sono veramente contento di sapere che al mondo esistono questi eroi, solo non capisco a cosa servano. Obiettivo record di oggi: uscire dalle grinfie del cazzeggio. Colonna sonora: Me cago en el amor By Tonino Carotone