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Profili condivisi

La coppia 2.0 può manifestarsi in diversi modi. Uno di questi è creare un profilo facebook condiviso che in genere si presenta così: nome di lei, nome di lui, cognome di lui, a meno che non sia stato creato prima della riforma social. In questo caso potrebbe essere nome di lei + nome di lui e una parola a scelta tra “gli inseparabili”, “i podisti” se vanno a correre, “gli indistruttibili” se si tradiscono abitualmente ecc ecc…

La foto del profilo è quella di loro due abbracciati con uno sfondo esotico, o la carrozzeria di fiducia. Per cosa si contraddistinguono questi profili condivisi? In genere per il caos delle informazioni. Cinque elementi almeno.

 

  • Foto. Lei carica le foto del cagnolino che fa la pipì con dida del tipo “quanto ha bevuto fuffi..”. Lui mette foto della macchina appena lavata con dida “tanta fatica, ecco il bolide”
  • Commenti. Se non è firmato il commento è sicuramente messo da lei, in genere su post o foto di bambini, compleanni, cresime, matrimoni. Lui si firma, come i cani maschi, e commenta le foto in costume delle amiche condivise
  • Stato. Entrambi rispondono alla domanda di facebook: “a cosa pensi?”. Lui: “alle vacanze lontane”. Lei “che oggi il parroco ha detto cose sante”
  • Likes. Lei mette “mi piace” a tutte le foto o post che ha commentato, oltre a queste anche a foto di cuccioli animali in genere. Lui: sempre alle foto in costume delle amiche condivise
  • Amici. Lei chiede amicizia al gruppo parrocchiale intero stupendosi che la perpetua abbia la foto dell’ultimo dei tatuaggi fatti. Lui chiede amicizia alle mogli degli amici nella speranza che aprano l’album “vacanze 2012″ e vedano la foto di lui che fa snorkeling a Sharm

 

E’ lunedì, sono incazzato e solo Dino può aiutarmi, infatti… Colonna sonora: Sowing the seeds of love By Tears for fears

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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Alessandro Maurilli

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