Mi capita sempre più spesso di parlare con delle persone e perdere la concentrazione. Succede per vari motivi: perchè sono tremendamente noiose; perchè sono troppo convinte di quello che dicono e quindi poco convincenti; o forse perchè sono troppo cazzurellone io. Allora scatta il giochino del playback.

Per esempio ieri è successo in chiesa col prete mentre leggeva l’omelia che probabilmente ha scritto qualche anno fa e la ricicla per l’occasione. Almeno mi sarei aspettato espressività. Neppure quella. E allora, caro parroco, mentre tu leggevi quella omelia, banale per altro, io ti doppiavo. Una settimana fa è successo mentre stavo lavorando e non potevo lavorare perchè aleggiava il monotono suono di un logorroico. Caro logorroico, mentre tu mi sparavi parole fiatellose, io ti doppiavo. Dal dentista è successo l’opposto, mi sono doppiato io visto che avevo la bocca spalancata e non potevo parlare alla igienista dentale che mi trapanava le gengive. Una volta ho doppiato i cavalli del Palio di Siena durante l’estenuante attesa alla mossa. Ieri sera ho doppiato il cane di Lino che mi guardava come a dire “poveri noi”. Ho scoperto che doppiare le persone aiuta a farsi piacere anche chi non sopporti e ultimamente è un trucco molto utile. Così persino il grande fratello può diventare un programma culturale. C’è solo un rischio nel doppiare: quello di prendere male il tempo di sincronizzazione e far finire il dialogo molto prima che cominci. Colonna sonora: In a manner of speaking By Tuxedomoon

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

Share
Published by
Alessandro Maurilli

Recent Posts

Omaggio a Benny Goodman ed Artie Shaw

Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…

1 anno ago

La Valle del Gigante Bianco 2023

Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…

2 anni ago

Cortona e l’inflazione… qualche decennio fa (“Anche oggi broccoletti e patate”)

“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…

2 anni ago

LUXURY SPAS 2023 VIAGGIO TRA BENESSERE E LUSSO

È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…

2 anni ago

I Cattivi del Poliziottesco

Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…

2 anni ago

<strong>Libri Top Ten e Lo Scaffale</strong>

TOP TEN   Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo         di Aldo Cazzullo,…

2 anni ago