Praticare anacronismi è sempre di più il mio giochino preferito. E’ come il “trova le differenze” nella settimana enigmistica. Se lo fai oggi è tutto (quasi tutto) diverso nella forma, ma alla fine la sostanza è la stessa. Ecco che ti ritrovi nelle poltrone vellutate di un cinema che di moderno non ha nulla, nemmeno gli spettatori, alcuni dei quali si addormentano prima dei titoli di testa. Una sala da film porno del giovedì negli anni ’80, puzzolente di fumo di sigaretta anche se sono dieci anni e passa che non ci si può più fumare.
E ti rivedi la coppietta anni ’80, quella che io non ho potuto essere perchè negli anni ’80 non avevo reddito, barba e macchina. All’epoca il sabato della coppietta cominciava alle 19.15 circa con lui che la passava a prendere con la golf. Se era sul genere tamarro la golf era “assettata”, rossa e con lo spoiler. Se era normale golf 3 porte con cerchio di metallo colore verde bottiglia. La lei aspettava trepidante con il phard di colori pastello e il colletto della camicia ricamato dalla nonna. Via al cinema a vedere qualche film con Michael Douglas, o Madonna, o Robert De Niro. Film per niente romantici, ma che facevano da fari nella lunga notte della coppietta. A seconda del livello di confidenza si poteva guardare dal 50 al 20 per cento del film. La pomiciata era lo spritz di oggi. Alle 22 circa il film sarebbe finito (sempre se non si fosse trattato di Balla coi lupi) e la pizzeria, meglio se napoletana, era già pronta che aspettava. Tavolo per due vicino all’acquario tropicale (che io sto binomio non l’ho mai capito). Pizza marinara e birra grande alla spina per lui. Margherita e cocacola (o aranciata se pottina fredda) per lei. Insieme al guppy accompagnava la cena un televisore old style 38 pollici, o peggio ancora un sottofondo musicale By Claudio Baglioni, o peggio del peggio tutti e due insieme. Cena finita. Si paga alla romana perchè il galateo ’80 prevedeva questo. Rutto libero e grattata parti basse per lui. Stirata di mutandona bianca per lei. Si sale in macchina. Il mangianastri si accende sul panorama camporelloso. Cinque/dieci minuti senza petting. Un quarto d’ora per lo spannamento dei vetri. Via a casa, i lettini a una piazza con il piumino del Milan attendono lui, più romantica lei che dormirà avvolta in un gattone di ciniglia. Colonna sonora: Self control By Raf
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