Ho sognato la classica foto coscia/piede/spiaggia/mare, ma stavolta versione pulp: tanti piedi tagliati sistemati a formare una freccia verso il mare. Ovviamente postata su facebook e l’ho pure commentata nel sogno con qualcosa del tipo “mi hai rubato l’idea”.
Sono in cura ricostituente e da circa due settimane non cazzeggio più con quel coso. Purtroppo devo farlo per altre cose di lavoro. Immaginate profili con oltre 5 mila contatti quante cosce/piedi/spiagge/mari devo vedere. Nella battaglia del “mio è meglio del tuo”, inteso come mare, quest’anno si sono messe in evidenza alternative sempre più valide al classicone estivo. Cinque soluzioni per far sapere i cazzi propri con originalità.
* In mare. Acqua al polpaccio. Foto dall’alto
* Spiaggia/mare (in questo caso il soggetto ha la gamba improponibile o calli ai piedi)
* Scatti sott’acqua con vista costumi assurdi e bollicine d’aria sospetta
* Spiaggia vista dall’alto con commento “che faccio, vado?”
* Mare che fotografato con lo smartphone sembra la vasca degli orsi dello zoo di Poppi
Qualcuno commenta queste foto con parole del tipo “invidia”. Personalmente vorrei sapere di cosa. In tutto ciò qualcuno si dimentica dell’estinzione della pazienza (alias “du’ palle così”) di chi sta vicino a questi primatisti della vacanza d’esticazzi che un po’ come pescatore e cacciatore al Bar lo Sport la sera, se cali il pesce calo il fagiano. Colonna sonora: Rebel rebel By David Bowie