Stamani Dino ha sparato due canzoni in sequenza: La prima cosa bella By Nicola Di Bari e Acqua azzurra, acqua chiara By Lucione Battisti. Hanno una cosa in comune, oltre a essere due fantastiche canzoni che solo dai 30 in poi puoi comprendere nel testo. Indovinate quale sia, è facile.
Mi hanno fatto venire in mente Francesco Petrarca con “Chiare, fresche et dolci acque….”. L’ho imparata a memoria in terza media (1993), poi al terzo anno di liceo (1996). Come per le canzoni sopra, ho capito solo oggi che in proporzione alla cultura di quel tempo potrebbe essere considerata come un film di Tinto oggi. Cinque parafrasi dal testo.
* “gentil ramo ove piacque/ a lei di fare al bel fianco colonna”. Se ne ricorda sospirando, aggiunge tra parentesi. Parafrasi. Delicato tronco al quale le piacque appoggiare il suo bel corpo
* “qual fior cadea sul lembo/ qual su le trecce bionde”. Parafrasi. V.M. 18 anni
* “qui come venn’io/…/credendo esser in ciel non là dov’era”. Parafrasi. Come ho fatto a venire qui… che mi pare d’essere in paradiso, non in terra”
* “Da indi in qua mi piace/questa erba sì, ch’altrove non ho pace”. Parafrasi. Da allora non riesco più a copulare in un letto
* “costei per fermo nacque in paradiso”. Parafrasi. Questa me l’ha mandata Schicchi
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