Un tema banalissimo di cui si parla almeno quanto il meteo in questi giorni e non è l’annoso problema di disfare gli addobbi dopo le feste, ma riciclare i doni di Natale. Quella del riciclare regali è un’arte che si impara con l’esperienza e l’esperienza porta colossali figuracce. Hanno persino creato dei siti, tipo regiftable.com. 

Ho dato una sbirciata e secondo me la maggior parte dei visitatori è rappresentata da quei donatori insani coscienti di aver fatto un regalo di cacca e che vogliono vedere a quanto viene ripiazzato sul mercato. Vanno per la maggiore sciarpe e guanti, ma si trovano anche molti giocattoli del sesso tra i regali riciclati. Comunque, torno al banale e lo sono talmente che oltre ai regali riciclo anche un post dell’anno scorso www.effatemelorivendere.it. Mi prendo almeno la briga di riassumere qui alcune regole che seguo nel rifilare oggetti a terzi, partendo dal presupposto che un regalo lo si può riciclare anche dopo anni, a me succede di continuo.

* Regalo personale: tipo camicie con iniziali, o brillocchi su misura. Evitare conoscenti, meglio prendere la strada di ebay e derivati
* Regalo gastronomico: assicurarsi della data di scadenza onde evitare inconsapevoli tentati omicidi
* Regalo letterario: meglio valutare il titolo. Cinquanta sfumature di grigio per la festa della nonna potrebbe generare risvegli ormonali con conseguenze infartuali
* Regalo letteriario bis: dare una sbirciata alle prime pagine, il donatore potrebbe aver personalizzato l’omaggio con una dedica e un “ti amo” su “I dolori del giovane Werther” rifilato al capo potrebbe scaturire inimmaginabili seguiti
* Carta da regalo: meglio cambiarla. Quella natalizia stona per il compleanno se è a Ferragosto
* Preispezione del pacchetto:  dare un’occhiata non guasta, specie se già si sa che il regalo sarà un cesso. I donatori in questo caso sono bastardi due volte: prima perchè ti regalano la calzetta a righe rosse, secondo perchè il biglietto lo hanno messo direttamente dentro a quella destra
* A chiosa: presentare il regalo riciclato sempre con la massima passione, anche se si tratta di un cavatappi a forma di mucca

Dopo tutto sappiate che la Befana a Foiano della Chiana (Ar) è un trans. Colonna sonora: Life By Desiree

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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