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Nuova osteria “Maremmonti”

Mangiare un cacciucco in mezzo alla Valdichiana? Si può ed è anche buono. E non è quello della findus, ma quello del mitico Chef Roberto Moretti, in arte Crostone, che nella sua fantasia gastronomica si è inventato qualche anno fa addirittura una sagra dedicata a questo piatto tipicamente marittimo. Senti in giro tante voci del tipo “ma dai, il cacciucco accanto all’allevamento di chianina”.

Lo dice lo stesso che sicuramente il sabato sera va a mangiare il sushi in qualche finto ristorante nippo dove se va bene a far finta di tagliare i nagiri colorati e surgelati ci sarà un cinese di prato. Lo dice chi nel menu del matrimonio ha messo mare e monti con l’alternarsi di crostino con fegatino a salsa cocktail ai gamberetti, poi pici al sugo di nana (anatra) e tagliolini all’astice. e ancora orata al cartoccio e poi grigliata mista di carne. Il tutto servito con l’alternarsi di vino rosso al bianco. Quelli che hanno criticato il cacciucco chianino sono anche quelli che a Dublino chiedono un piatto di spaghetti al pomodoro e poi si lamentano che sono scotti. Gli stessi che il 15 agosto nei lidi di marina di grosseto fanno il pic nic sotto l’ombrellone con le lasagne al ragu. Gli stessi che mangiano la pizza col Brunello e poi dicono “ah questo vino quanto è buono”. La morale del cacciucco in Chiana è una sola: se una cosa è buona e chi la cucina bravo a prepararla non esistono confini e il “Km O” per una volta può anche andare a farsi un giretto. Chef Crostone for President! Colonna sonora: Pesce veloce del Baltico By Paolo Conte

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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Alessandro Maurilli

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