… ha 32 anni e forse si vede il primo capello bianco in testa. Per esempio. Stamani un caffè fumante particolare accompagnato dal periodo nirvana dei Beatles che non è che mi stia granché all’orecchio. Stavo leggendo l’indagine secondo la quale il ballo liscio aiuterebbe le coppie a stare meglio.
Io del resto sono un assiduo frequentatore di sagre e balere all’aperto (vedi qui) e se cerchi risate non c’è cosa migliore che appostarsi ai lati della pista da ballo e osservare queste coppie che ritrovano l’erotismo perduto nel “Ballo di Simone”. Stavo invece riflettendo su un’altra questione importante, ovvero cose che un uomo egocentrico senza ancora manco un capello bianco in testa non vorrebbe sentirsi dire al primo appuntamento. Le solite cinque, per non andare oltre.
* Sei vestito davvero bene. C’è bisogno di dirlo? E’ ovvio che lo sono, pensavi venissi a cena con le sciarpette da radical chic (che chi se le mette non ha manco mai visto un radical chic)?
* Sei così bravo nel tuo lavoro, ma come fai? E’ una linea di principio, ciccia. Se scegli di fare una cosa la fai bene e questo vale per tutti i lavori, anche per voibigliettaichenonsietemancobraviacontare
* Mi piace passare il mio tempo con te. Detto questo l’idea che a un uomo balena per la testa è che si vede che lei non aveva proprio di meglio da fare e comincia una riflessione che potrebbe finire con “paga tu il conto che mi sono dimenticato il portafoglio in macchina”
* Mi fai sentire felice. Mi hai forse scambiato per Gardaland? Non ho bigliettai nel taschino pronti a staccare il ticket per la corsa sull’ottovolante. Non sono nemmeno una cioccolata calda a Cortina il 4 gennaio, se è per questo
* Questa serata è stata magnifica. Ecco appunto, non lo sai che ogni cosa bella si paga? E’ così che sono nati gli Amici di Maria
Non si tratta di misoginia, anzi, mi piacerebbe sapere da fonti attendibili quello che le donne non vorrebbero sentirsi dire al primo appuntamento. Ricordando sempre quello che diceva Austen e cioè che “fatti e opinioni che devono passare attraverso tante persone per essere mal interpretate dalla stoltezza dell’uno, e dall’ignoranza dell’altro, non possono presumibilmente presentare molta verità alla fine”. Colonna sonora: Passenger By Lisa Hannigan
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