Mezze frasi. “Chiodo scaccia chiodo”. E fin qui, non fa una piega. Come ci insegnava il vecchio Giusti c’è un detto per tutto. Il problema è quando la frase la leggi sullo stato di qualcuno su un social network, uno a caso, facebook. Allora, pensi, che vorrà dire? Ed ecco che si innesca la rete dei curiosi “che vuoi dire?”, “che è successo?” ecc ecc. In questo tempo ho fatto una raccolta delle frasi in codice. A partire dalle citazioni.
Su facebook trovi re e regine di mondo citazione. Il problema è che spesso chi cita si dimentica di dire di chi è la frase. Tuttavia è onesto e mette almeno le virgolette o un più elegante (cit.). Così se non sei Indro Montanelli sei costretto a fare copia incolla della frase, andare su google, cercare l’autore originale. A questo punto la teoria: se è un uomo a scrivere la citazione, l'”amica” dalla mutanda che langue commenterà con le parole seguenti precedute da ambiziosi “….”. Se è la donna a scrivere la citazione (in genere canzoni di Claudio Baglioni), l’uomo dalla mutanda già calata scriverà frasi a effetto del tipo “bella, la suonavo in parrocchia”. In questo caso i puntini seguono, come a indicare la porta della camera da letto di un Motel lungo l’A1, tratto Orvieto-Fabro. Ci sono poi le mezze frasi che la gente scrive pensando a una e una sola persona. Poi vai a vedere: 1700 “amici”. Di questi 1699 staranno lì a pensare “sarà per me il messaggio, eppure non ho fatto niente di male”. Anche i commenti in questo caso diventano frasi incomprensibili perchè per esempio l'”amico-amico” commenterà con “tempo al tempo” o cose simili e il loro regno non avrà fine. Ultimamente su facebook va di moda il romanticismo alla Prévert e così i più poetici usano scrivere frasi a effetto (lassativo per qualcuno) che hanno tutte questo incipit “…. e poi c’è – o ci sono – ecc ecc …..“. Sto pensando di raccoglierle tutte. Secondo me alla fine ci esce il nuovo romanzo di Moccia. “A gatto vecchio dagli topo giovane” (Giuseppe Giusti)
Mezze foto. In genere chi scrive le mezze frasi è anche lo stesso che ama le mezze foto. Presente la foto del profilo tagliata, quella che stai lì a guardare e ti chiedi “chi cazzo sarà quell’altro della foto”. Nel 2012 c’è gente, parecchia, che nella foto del profilo mette la mezza foto. Possibile, uno si chiede, che non ci siano foto intere belline? O forse è l’unica foto in cui è venuto meglio? La mezza foto in genere prevede la propensione del corpo da un lato e mentre guardi l’immagine ti viene un accenno di torcicollo. Finalmente però è tutto chiaro: chi scrive le mezze frasi è la parte nascosta della mezza foto e il messaggio è per la carogna che l’ha tagliato. “I camini più alti sono quelli che fanno meno fumo” (ari Giuseppe Giusti). Colonna sonora: Al piano bar di Susy By Eduardo De Crescenzo
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