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Meeting on Meetic

Da adolescente leggevo gli annunci “cuori in cerca d’amore” sul giornalino delle pulci. Quelli che cominciavano più o meno così per lui “Stimato e benestante professionista cerca donna seria per trascorrere momenti indimenticabili” e più o meno così per lei “Cattolica, crede nei valori della famiglia, cerca uomo posato per instaurare un rapporto di cortese amicizia”.

Il mio sogno è sempre stato quello di conoscere almeno una coppia di queste. Non ci sono mai riuscito, fin quando ho scoperto che il portale più cliccato per gli incontri, Meetic, ha una pagina dedicata alle storie finite bene. Ne ho lette alcune. Cinque elementi comuni che ti potranno far riconoscere una coppia “meetic”.

Età. Si spazia dai giovanissimi ai tardoni in cerca di compagnia per la vecchiaia
Look. Lui porta il calzino corto (colorato), lei è una fanatica del pinocchietto
Professione. Lui in genere viene definito come “imprenditore”, lei varia dal “casalinga” a “educatrice”
Matrimonio. La media dal primo incontro al sì è di 6 mesi
Foto del profilo facebook. Al 99% la stessa foto di loro due che si baciano il giorno delle nozze

Se avete tempo e non sapete proprio che fare, vi consiglio di leggere un po’ di queste storie. Se siete sposati guarderete il vostro partner mentre dorme e penserete che tutto sommato poteva andare peggio. Se siete single, avrete una ragione in più per esserlo. Colonna sonora: Creepin’In By Norah Jones ft. Dolly Parton

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.