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Matrimonio, why not?

Se Dino parte in scioltezza con Try By Pink, vuol dire che forse si può dare davvero una possibilità a tutto. Il matrimonio per esempio, è una delle voci più citate su piovecolsole. In generale oggetto di irriverenti post dal cinismo assatanato, tanto cinici quanto corrispondenti al dato reale dell’istat sui divorzi in Italia (dato aggiornato: a fronte di 1.000 matrimoni si registrano 311 separazioni e 174 divorzi).

In media una coppia su due matura la separazione durante il viaggio di nozze. Eppure, ci sono almeno cinque motivi per cui posso resistere alla mezza giornata di un matrimonio. Et voilà.

 

  • Le testimoni. In Usa sarebbero le damigelle, loro sì che sono forti col marketing. Da noi ci accontentiamo di loro e degli outfit da Crudelia De Mon
  • I single. Se fossi io a decidere le pedine dei tavoli li radunerei tutti, uomo/donna, e aprirei a margine un banco scommesse “chi con chi e in quanto”
  • Gli sposi. (sono sincero) A me commuove l’entrata in chiesa, quando lui saluta mamma e lei il babbo e i genitori dentro di loro stappano lo champagne per brindare a un incontro
  • I coccodrilli. Sono in genere le amiche della sposa, quelle che dopo il lancio del riso avranno gli occhi finti per dirle “mi sono commossa tutto il tempo, sei bellissima (sottinteso “almeno oggi”)
  • Le fotografe. Ovvero le uniche autorizzate a vestirsi normali e il fascino dell’artista c’è sempre

 

Non pecco di superbia nel dire che anche io ho un ruolo socialmente utile durante i matrimoni: dare il buon esempio di come ci si dovrebbe vestire. Colonna sonora: Budapest By George Ezra

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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Alessandro Maurilli

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