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Magheggi d’autore

Ormai il mago, si fa per dire, è tenuto a indovinare l’ora di nascita di un(a) parlamentare e sulla base di questo psicanalizzare il soggetto a suon di vaffa&co. Mi chiedo allora dove siano finiti i veri maghi e illusionisti di un tempo, quelli che riescono a strozzarsi con un pitone di gomma convincendosi che è vero; quelli che per 1.936 lire/minuto ti fanno stare in diretta su qualche canale sfigato e ti preannunciano catastrofi su tutti i fronti; quelli che come houdini possono fare quello che vogliono e tanto moriranno lo stesso soffocati da una bigbabol alla fragola.

Capisco che Harry Potter li ha fregati tutti questi maghetti, lui che può volare davvero con la scopa modello Suv e che con un ruttino può cancellare persone e cose. Però mi chiedo anche che fine abbia fatto il grande Silvan? Che sia rimasto vittima del suo tupè? O che fine ha fatto Casella? Sarà a strigarsi le mani dopo l’ultima prova davanti allo specchio? E il grande illusionista Copperfield, che in una serata di ostriche e champagne è riuscito a far credere alla bella Schiffer di averle fatto raggiungere 17 orgasmi in tre minuti? Chi l’ha visto? E chi ha visto Antonio Casanova, il Bova dei maghi? Ci sto pensando anche io di chiamare un mago, il mago Cagliostro, non quello vero, ma un bischero di Jesi che negli anni ’80 si manifestava su TelePassera annunciando tutto il bene del mondo. Non ho più visto nemmeno lui, magari con un abracadabra venuto male sarà nelle vette del Kilimangiaro a parlare agli uccelli d’alta quota. Magia… portateli via! Colonna sonora: A kind of magic By Queen

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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