L’equilibrio del tavolo

Ieri ho fatto il backup del mio bb. Ho superato i tremila contatti. Non ci sono categorie, ma per ogni contatto c’è un riferimento alla città e al lavoro e persino mia mamma è registrata con nome cognome e alla voce “azienda” ho scritto “madre legittima”.

Sembra una cosa da nerd paranoico, ma è l’unico modo per trovare al volo persone che vedi una volta nella vita e poi chi si ricorda? Il mio bb è una specie di who’s who privato e guai aprire whatsapp e vedere i profili di persone che quella sera che le hai conosciute in veste istituzionale sembravano onnipotenti e poi sul telefono scrivono “sono al cesso”. L’equilibrio del tavolo. Cinque personaggi che puoi incontrare alle mie cene di lavoro.

* Il collega. Non porta la cravatta, è quello che attira l’attenzione parlando di cose che ha sentito dire. Sembra logorroico, ma in realtà è ansia da prestazione
* La gatta morta. E’ una donna raffinatissima, porta una stola di seta per coprire le spalle e per ricordarti che “sotto il vestito niente” è solo un film
* Il presidente. Se sei al tavolo con lui sai già che tutto sarà incentrato sulla sua attività. Unico inciso extra: la vita del suo gatto persiano
* La Porno Ruffiana (PR). Si metterà vicino a te con la gamba semi scoperta. E’ come la trappola per topi, solo i più sprovveduti abboccano
* Il mescitore. Non saprai mai chi è e perchè è lì. Le uniche cose che vi direte saranno “grazie/prego” ad ogni suo gesto di riempirti il calice di vino

C’è un elastico attaccato in fondo al campo, all’altra estremità ci sono attaccato io mentre scatto a rete. La schiena si sdoppia, ma la forza per arrivare a prendere la palla c’è lo stesso. E’ il segreto per stare in equilibrio, anche a tavola. Colonna sonora: Puttin’ on the Ritz By Fred Astaire