C’è uno sfigato bruttino e la bella e pure intelligente della compagnia. Indovinate come va a finire nella realtà. Tutto il contrario succederà invece nei film. Altro che Casanova, qui l’arte del rimorchio si basa su elementi irriproducibili nella vita di tutti i giorni.
Fin da quando ero piccolo e pensavo che i bambini nascessero con un bacio sulle labbra (la sequenza in genere era bacio e di seguito lei col pancione), nei film le coppie nascevano così. Pure in Uccelli di rovo riuscivano a far innamorare il prete figaccione con la perpetua (figa anche lei). Certo, visto preti e perpetue delle mie parti si fa fatica a immaginare un film d’amore dai risvolti sociali. Insomma, voglio innamorarmi come nei film. Cinque passaggi fondamentali.
* Incontro. In genere avviene così: lei fora uno pneumatico, arriva lui che non ha mai cambiato una ruota, però ha il telefono carico e chiama l’Aci
* Primi sintomi. Aspettando l’Aci lei per caso lo ha sfiorato e ora lui ha il suo odore ovunque, ma casualmente anche un biglietto col suo numero di telefono (che nella scena prima non aveva)
* Primo appuntamento. Non si scorda mai. Nel loro caso in genere andranno in bianco, al massimo due bacini su un molo di notte (soprattutto nei film americani il molo è fondamentale e pure in Sette anni in Tibet mi pare ce ne sia uno)
* Prima volta. Era questa che non si scordava mai. La dimenticheranno però, come noi che guardiamo questi fotogrammi di cosce e lingue che si intrecciano su colonne sonore sdolcinate
* Per tutta la vita. A questo punto è amore indissolubile. Vissero per sempre felici e contenti (almeno per la durata del film)
Sui titoli di coda ripenso a tutte le storie d’amore della mia vita. Nessuna potrebbe essere soggetto di un film, tutte però sono durate più o meno come Balla coi lupi (cofanetto con doppio Vhs). Colonna sonora: La cometa di Halley By Irene Grandi