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L’amore blindato

Stavo pensando a quelle migliaia di coppie che tra qualche giorno si lasceranno per colpa di Alemanno che ha deciso di togliere i lucchetti da Ponte Milvio e spostarli su un argine del Tevere. Già l’immagine del simbolo dell’amore che viene spiaggiato sulla sponda del puzzolente fiume parla da sola. Mettici anche la profanazione del rito del lucchetto e siamo tutti.

Immagino quante parole saranno state spese nell’atto di allucchettare l’amore e gettare le chiavi sul fondo del fiume. Nessuno lo sa, ma l’omino che scrive le frasi dei baci perugina aveva messo un registratore sul ponte. Oltre agli amori che si scioglieranno le conseguenze di questo gesto, oserei dire poco sensibile, ricadranno su altri piani. Primo di tutti Moccia che sì, era presente al sopralluogo, ma togliendosi per la prima volta il cappellino dopo 7 anni che lo portava, oltre a notare la colonia di pulci in testa ha anche osservato che probabilmente non venderà più nemmeno un libro d’ora in avanti. Alemanno ha consolato lo scrittore che campa di miele dicendo che istituirà l’obbligo di una nuova materia in tutte le medie e licei di Roma e provincia: “Letteratura amorosa moderna”, disciplina il cui programma si baserà sui manuali di Moccia. L’altro dramma che scaturirà dalla slucchettatura del ponte sarà legato a un altro cittadino romano d’eccellenza, Claudio Baglioni, che perdendo la vena delle frasi amorose che rubava ai pischelli dei lucchetti, ha detto che si taglierà le sue, di vene. Nel frattempo c’è già chi si inventa un nuovo modo per suggellare l’amore. Io il mio l’ho già lanciato: tirare i sassi alla statua di Giulietta. Colonna sonora: Che coss’è l’amor By Vinicio Capossela

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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