Per chi avesse letto il libro “Dentro il convento” (che negli anni ’90 mi fece ricredere su tante cose), la prima immagine sarà di una suora in guepiere. In realtà sono molto ispirato dall’indagine che la SIA (Società italiana di andrologia) ha presentato sul decalogo del perfetto amante (nel senso del participio). E’ successo il 21 novembre, a pochi giorni dal ritiro di Silivio. Non sarà un caso.
Insomma a Fiuggi, tra un bicchiere d’acqua e un tuffo in vasca, è venuto fuori che per evitare di prendere il viagra da 35 anni in sù basta poco. Per esempio uno stile di vita sano e rispettoso (di chi o di cosa non si sa). Usare sempre il preservativo per preservare l’igiene personale e quella del partner, anche se abituale. Rinunciare alle bionde. Le bionde? Ah… le sigarette… e pensare alla sigaretta del post orgasmo… Magnare di meno, soprattutto prima della partita. A questo, aggiungo io, dare disdetta dell’abbonamento a Sky. SIA, non avete scoperto l’acqua calda via. E l’amante perfetto invece? Nel “Kamasutra del motociclista” (del quale mi aspetto sempre il sequel, quello del camionista) l’amante perfetto dà precedenza alla donna, nel senso “cara spogliati, vediamo se m’appalli”. La passione va accesa prima di andare a letto, mooolto prima dice il manuale. Ora ho capito perchè l’Ikea ha aumentato il fatturato grazie al reparto candele. Chiedere alla donna, sempre, cosa preferisce. Ti immagini? “Amore, lo vuoi con o senza panna?”. Variare i preliminari: nel senso oggi a me, domani a te, così è la vita. Non essere mai scontato è un altro punto fondamentale del decalogo ed è anche uno dei motivi principali di crampi nel pieno dell’amplesso. Essere forte, ma mai violento, perchè “po’ esse’ piuma e po’ esse’ fero”. Come diceva anche il mio maestro di tennis (un po’ gaio secondo me), possedere una buona tecnica è importante, soprattutto per l’attacco a rete. Mettere in relax il partner può aiutare l’orgasmo e anche il sonno anticipato in certi casi. Infine lanciare messaggi in una bottiglia al partner del tipo “sei stata la mia gattona” o “sei il mio tarzan”, può sedimentare quello che è stato improntato sul campo. Mah… vado a fare la spesa. Colonna sonora: Esta noche By Federico Aubele