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L’Accademia del picio (ovvero Sulla felicità)

La settimana scorsa c’è stata la giornata mondiale della felicità. Ve ne dovreste essere accorti nelle grandi città, perché era lo stesso giorno dello sciopero dei mezzi pubblici e la gente era davvero felice alle fermate dei tram. Felici anche i driver imbottigliati nel traffico. Un mondo di felicità.

Per lavoro ho cercato persone che parlassero di felicità. E’ spuntata l’Accademia della felicità (alla fine metto il link). Sembra interessante. Corsi di vario livello (low cost) per aiutare le persone ad essere più contente di quello che hanno, o che vorrebbero avere. Mi è venuto in mente che da grande anche io voglio replicare in Toscana una cosa del genere e questi saranno i cinque corsi che metterò in piedi, ingaggiando relativi esperti.

* Musicologia. Docente: Califano (il fantasma di). Finalità: saper creare una colonna sonora adatta a tutte le occasioni
* Moda. Docente: Pippi Calze Lunghe. Finalità: convincere gli uomini a non mettersi più i borsini; convincere le donne che l’autoreggente non si può usare a cazzo di cane
* Viaggi. Docente: Alberto Angela. Finalità: eliminare Sharm el Sheikh dalle mete turistiche
* Tempo libero. Docente: Luca Sardella. Finalità: l’orto è mio, lo gestisco io
* Sesso. Docente: Moana (il fantasma di). Finalità: in ognuno di noi si cela un lato porno

All’Accademia della Felicità il corso di sesso è guidato da Beatrina Incorporella (e non è uno scherzo, vedere per credere). Credo che la mia Accademia prenderà spunto da una delle mie star predilette: la signora Rita della Contrada delle Coste (Montepulciano – Si), la donna che mi ha cambiato la vita con un picio. Accademia del picio, coming soon. Colonna sonora: Move on By Jet

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.