Categories Piove col Sole

La Venere baciata dal Sole

Il detto era baciati da Venere (o solo dalla Fortuna?)? Boh, non mi ricordo, però suona bene. Crescendo sono sempre più suggestionabile e stamani alle 6.50 ero in pista per vedere il brufolo del Sole, alias Venere che passava davanti. Ci vorranno altri 105 anni prima che accada di nuovo, 2117. Potevo starmene a dormire in realtà: casa mia è da tramonti romantici col bicchiere di vino nel balcone, non da albe selvagge. Ho provato dalla parte opposta, ma dalla finestra vedevo solo il campanile del mio paesello.

Niente, occasione mancata. Peccato, perchè poteva essere il momento giusto per essere davvero baciato da Venere. Nel leggere mi ha fatto ridere il termine utilizzato dagli scenziati: il transito di Venere. Mi è venuto in mente il transito degli aeroporti, quando scendi e imprechi contro l’omino davanti che non riesce a tirare giù la valigia dalla cappelliera e tu sei lì coi minuti contati. Poi scappi nel braccio tirando giù la vecchina moglie dell’omino di prima e arrivi al banco per chiedere dove ti aspetta l’altro aereo. E via ancora di corsa. Chissà se Venere ha trovato le hostess col vestitino sfigato al banco transiti del Sole. “Deve attraversare il corridoio alto grazie”. Alla fine Halley, quello della Cometa, ha indicato che il Sole e Venere copulano due volte in otto anni ogni 120 anni circa. C’è chi lo fa due volte al secolo e ancora le mogli si lamentano del poco sesso coniugale? Se fossi nel Sole soffrirei di sicuro di ansia da prestazione, anche perchè Venere, si sa, è una figa cosmica. Colonna sonora: Orange sky By Alexi Murdoch

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

Share
Published by
Alessandro Maurilli

Recent Posts

Omaggio a Benny Goodman ed Artie Shaw

Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…

1 anno ago

La Valle del Gigante Bianco 2023

Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…

2 anni ago

Cortona e l’inflazione… qualche decennio fa (“Anche oggi broccoletti e patate”)

“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…

2 anni ago

LUXURY SPAS 2023 VIAGGIO TRA BENESSERE E LUSSO

È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…

2 anni ago

I Cattivi del Poliziottesco

Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…

2 anni ago

<strong>Libri Top Ten e Lo Scaffale</strong>

TOP TEN   Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo         di Aldo Cazzullo,…

2 anni ago