“Guarda che col bisestile la primavera si anticipa di un giorno”. Così il mio babbo ieri sera. Ho verificato (su twitter) ed è vero. In 32 anni e una ventina di giorni (senza un capello bianco ancora, ovvio) è la prima volta che mi capita di sapere che esiste un jetlag anche per la primavera. Per la stessa teoria il mio compleanno quest’anno era il 3 febbraio e non il 4? Comunque sono all’antica. Oggi, 21 marzo, è primavera.
E per festeggiarla ho appicciato l’ipod sul classico dei classici “Mattinata fiorentina”. E dopo 32 anni, una ventina di giorni e nessun capello bianco (perchè repetita…), ho capito che quella canzone è porno. Un porno chic, come mettere a confronto un film di Moana con uno di oggi, come il decoltè di Edy Campagnoli a confronto con quello di una letterina. “E’ primavera svegliatevi bambine” non avevo capito fosse riferito alla riapertura dei davanzali fioriti, come non avevo capito perchè tutte quelle forcine delle madonne fiorentine alla sera sui prati in fior, forse perchè oggi a primavera si va in camporella con una cabrio. Fiorin di noce c’è poca luce, ma tanta pace: io che mi vedevo il mi’ nonno al buio in cucina a sgranare le noci e mangiarne un secchio non avevo capito che si trattasse di un amplesso orale e d’altronde, dice la canzone, Madonna Bice non nega baci, che male c’è, infatti che male c’è, anzi… Tutti quei fiori della canzone poi, non sapevo si trattasse di fiori col gambo. E mentre messer Aprile fa il rubacuori, le madonne fiorentine ispirano i pittori, quelli dietro i cespugli del parco soprattutto, ma l’importante è che fiorisse l’amor. E Madonna Amante alle cascine, che con le labbra dipinte persino dal vento si fa baciare? Non era forse un modo poetico per dire “quella la darebbe anche a un palo della luce”? Sono sconvolto stamani. Sarà una primavera diversa. E forse, dopo questa novità nella mia vita, anche le canzoni di Tiziano Ferro potranno avere un senso. “Madonne e fiori, trionfo eterno di gioventù”. Colonna sonora: Maledetta primavera By Loretta Goggi