Non so a quale edizione sia arrivata di preciso e forse nessuno lo sa perché nelle piccole realtà nessuno si preoccupa del dopo nel durante. La Festa alla Pace, la chiesetta di campagna dei miei nonni, comincia comunque l’ultimo mercoledì di agosto, come al solito, e di sicuro è arrivata a 33 edizioni perché avevo pochi mesi quando ho partecipato alla mia prima.
Nè lei, la festa, nè io, abbiamo capelli bianchi. L’unica cosa di bianco che scorrerà sarà la farina dei pici che saranno rigorosamente accompagnati dal sugo di “nana”. La Festa alla Pace in cinque ricordi.
* Il primo premio della lotteria 1985 (un album foto in pelle di cavallo)
* La prima sbornia vera (edizione 1992)
* Il rullo del cacio
* La pesca alla trota di campo (fino all’edizione 1984)
* Le acque di colonia stantie dei boy intorno alla pista da ballo (liscio)
In quella chiesa ho, nell’ordine: preso i sacramenti; confessato il primo atto impuro; fatto il presepe vivente; impersonato il Cristo in croce; sentito un prete bestemmiare; fatto cascare un cero pasquale (acceso); fatto da regista alla parodia di Twin Peaks (con un cameo iniziale, Laura Palmer, la morta). Per questo e tanto altro, da stasera a domenica sarà anche la mia festa, guardando di tanto in tanto verso gli olivi di casa per vedere se qualcuno si affaccerà a vedere cosa succede. A te, Lino. Colonna sonora: O sleep By Lisa Hannigan
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