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Il telomero della discordia

Aprire il giornale al mattino di questi tempi può accellerare la vecchiaia. La notizia del giorno sono i “metrosex” nazionali, il nuotatore che fa poco sesso e la nuotatrice che mette l’annuncio per un toy boy. Poi ancora le fidanzate dei calciatori, dei tennisti. Le borse che crollano. Parole impronunciabili, ma che fanno grande se le metti a casaccio nella frase. Eccone un’altra: il telomero.

Per una volta il rapporto uomo figlio ha un senso nobile: pare che se il maschio concepisce oltre i quaranta (meglio oltre i cinquanta) il figlio sarà più longevo grazie a questa specie di ombrelli dei cromosomi che a quanto pare sono meglio di quelli della donna che li deve aver comprati dal cinese al mercato. Ci vuole tanto a fare incazzare una donna? No. Lo dice quella che in Veneto ha accoltellato il marito perchè guardava la partita, altra notizia del giorno. “C’era la De Filippi”, ha detto al giudice. Far incazzare una donna. Basta poco.

* Fare il maschilista su piovecolsole
* Abbassare lo stereo della macchina mentre passa Tiziano Ferro
* Pronunciare invettive sui reality show (grande fratello su tutti)
* Notare che la sua “migliore” amica ha davvero un bel culo
* Non dire “che bel taglio” dopo che è stata un pomeriggio dal parrucchiere
* Guardare le altre e ammettere di non averlo fatto

Ce ne sarebbero tanti altri di motivi, ma poi divento maschilista e noioso. In realtà io queste cose non le ho mai fatte, eppure non esiste donna che io non faccia arrabbiare. Finalmente, grazie alla scienza e al Corriere di stamani ho capito il motivo: io ce l’ho più grosso, il telomero. Colonna sonora: Father and son By Cat Stevens

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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Alessandro Maurilli

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