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Il principe azzurro 3.0

Ho sempre sognato di essere un principe azzurro, ma non so andare a cavallo e già questo è un grosso limite (anzi adoro lo stufato di cavallo all’Amarone del ristorante 12 Apostoli). Non ho nemmeno la giacchetta azzurra con i luccichini per la verità, nè pantaloni bianchi. Ma ecco come deve essere un principe azzurro 3.0.

Amicizia. Te la chiede due ore dopo averti conosciuto in qualche triste locale
Approccio. Ti invita a chattare (di notte fa più scena in effetti)
Argomenti. Guarda gli ultimi post di lei e comincia con “nooo, ma anche tu???”
Prima volta. E’ sempre 3.0. Skype è ormai superato
Matrimonio. Gli inviti si mandano creando l’evento su facebook e gli ex mettono sempre “forse parteciperò”

Non ho mai capito perché deve essere azzurro, il principe. Che poi, detto tra noi, fa anche un po’ cahare un principe vestito in quel modo. La morale tuttavia è che per trovarlo oggi basta un clic. Colonna sonora: Quanti anni hai By Vasco Rossi

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.