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Il decalogo dell’amore patetico

Dopo aver letto in vita mia ben due libri di Moccia con la colonna sonora di Tiziano Ferro (perchè prima di giudicare bisogna essere consapevoli e due chance si danno a tutto e a tutti), ho deciso che non rischierò più attentati al cuore comprando letteratura simile. Così non ho avuto il piacere di leggere l’ultimo dei best seller per adolescenti (e forse non solo), ovvero “10 regole per far innamorare” di Willwoosh (che più che un alias di uno scrittore mi fa venire in mente un aspirapolvere).

Tuttavia ero davvero curioso di sapere come aveva fatto questo ex nerd a far innamorare sgonnellate di ogni tipo e mi sono fatto mandare dall’ufficio stampa la sinossi del romanzo del secolo (che per fortuna è appena cominciato). Vediamo se sono stato bravo anche io come lui in questi anni.

1. Conosci la tua preda. Un conto se cacci una beccaccia, un altro se hai un cinghiale davanti
2. Fatti notare. Puoi farlo in tanti modi: uno potrebbe essere prendere lezioni da Tony Hawk
3. Falle conoscere la parte poetica che è in te. Se sai suonare la chitarra andrà bene “Ti scatterò una foto” di Ferro
4. Sii ironico e senza vergogna. Potrai dunque ingarellarti con la preda in una gara di rutti dopo pizza (meglio se alla salsiccia) e birra
5. La prima serata deve essere indimenticabile. Simulare impotenza può essere unico e irripetibile. Di sicuro la ricorderà per qualcosa
6. Dopo il primo incontro non chiamare tu per primo. E se proprio non resisti chiama la sua amica che è anche meglio di lei
7. Colpisci senza indugio. Questa non l’ho capita Willwoosh
8. Fatti desiderare. Tipo indossando autoreggenti e tacco a spillo sotto il bermuda hawaiano
9. Torna sempre al massimo. Il viagra lo vendono in farmacia
10. Non ti concedere mai al 100%. Almeno un 40% lascialo per le altre

E con quanto ho scritto sopra ho nuovamente dimostrato a me stesso che banale tira banale. Era molto meglio il decalogo trombereccio di Ilvio della Pace, il mio “maestro” di pesca (e di vita). Opera inedita e mai pubblicata ovvio, ma solo per pochi eletti. Colonna sonora: Teorema By Marco Ferradini

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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