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Il datore di me stesso… ? …

Si, grazie al cielo tra un calice di Sangiovese e una chiacchiera velenosa ho recuperato il mio pregio più grande che si era preso qualche giorno di ferie. Il mio pregio? Il cinismo naturalmente. Recuperato ed ora che è bello riposato è pronto. Lingua biforcuta e dente avvelenato. Eccoli. Sono di nuovo me stesso. Sono di nuovo… il datore di me stesso…

Certo. Perchè se in una stanza con 300 persone ci sono uomini che inseguono una finta gnocca che sfoggia tacco a spillo 15 e abitino di cera lacca con tanto di zip dietro e mascherone per coprire gli inesorabili segni del tempo, quegli uomini sono sicuramente “datori di se stessi”. Presente la pagina di Facebook? Professione: datore di me stesso. Ma che cazzo vuol dire? Scusate il francesismo. Non lo sopporto. Come non sopporto chi alla “situazione sentimentale” mette “relazione complicata con….” che se vai a vedere il “con” risulta “felicissimissimissimamente” innamorato di …. (quella stronza di prima). Per non parlare di chi mette il giorno del compleanno senza l’anno. Eddai mica siamo marionette, o tutto o niente no? e se vuoi gli auguri facci sapere anche quanti sono questi anni. In genere questo è anche quello che ha studiato presso “la scuola della vita”. Mamma mia, si impara questo paranoico, banale, ridondante qualunquismo alla scuola della vita? Ministro dell’istruzione, chiudile ‘ste scuole. E chi mette Rapa Nui a “città”? Per non parlare delle foto dei profili. Le donne devono “photoshoppare” (eh???) ogni cosa e sembrare la copertina del calendario pirelli che se poi le vai a spogliare sembrano vanna marchi prima e dopo il carcere. Gli uomini si ritraggono mentre uccidono il coccodrillo, scalano l’everest o fanno sport assurdi che nemmeno alle olimpiadi, salvo poi trovarli la domenica mattina sulla SP 13 con la bici del nonno e il completino d’epoca con la pancia in bellavista. Ho deciso che da oggi sarò anche io il datore di me stesso e in virtù di cotanta nomina mi posso permettere di sfanculare pubblicamente chiunque io ritenga sfanculabile. FB: Fai Basta. Colonna sonora: For a price of a cup of tea By Belle and Sebastian

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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