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Fall in love

La maledizione del matrimonio mi perseguita. “Perchè non parliamo di questo?”, mi dice una mia collega. Questo si chiama “Fall in love… in Cortona”. Un evento che si svolgerà il 15-16 giugno nella bella città toscana e che vedrà protagonisti i futuri sposi d’Italia e anche quelli che non lo sanno, ma saranno marito e moglie (si svolgerà infatti uno speed date tra nerd e “quelle che ai matrimoni raccattano il bouquet”).

Non entro nel merito della manifestazione. Tuttavia, colto da sgomento per il tema al risveglio, per ogni punto toccato dall’evento cortonese rispolvero un post (sempre perchè non ho manco un capello bianco in testa, ma un post per tutto). (sono richiesti una giornata e tanto coraggio per la lettura)

* Innamorarsi. Leggi il post.
* Pensare al matrimonio. Leggi il post.
* Enzo Miccio tocca a te. Leggi il post.
* Sì, lo voglio. Leggi il post.
* Tanto finisce sempre (male). Leggi il post.

Ci avete fatto caso che in quasi tutte le lingue del mondo “innamorarsi” si traduce con la parafrasi “cadere nell’amore”? Tutte tranne l’italiano, perchè quei bischeri dello Stilnovo ci credevano davvero nell’ammmore (per i risultati pensate solo al Cecco Angiolieri o al Dante Alighieri). Il 15 giugno sarà una giornata di bonaccia, ideale per sguazzare nei lidi maremmani. Per tutti i neoromantici invece, appuntamento (veloce) a Cortona. Colonna sonora: They can’t take that away from me By Franco Sinatra

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.