E poi ci sono quei giorni in cui pensi che i baci perugina a confronto siano saggi di poesia. Se va di moda un tipo di abbigliamento, un taglio di capelli, una tendenza, può fare anche schifo, ma il branco segue. Ora è il momento dell'”e poi”. Tutti poeti de noantri. Se vuoi leggere questi pensieri da premio “Luzi” non serve che vai in libreria.

Basta che apri un social network, uno qualsiasi, anche se per conformità facebook è quello che meglio rappresenta il genere. Apri e… “e poi”. Basta mettere un “e poi” che tutto diventa così pateticamente poetico? Provo. Se mi fanno fare il battitore d’asta posso essere anche poeta per un giorno.

E poi c’è quel giorno in cui ti svegli, la schiena fa male e non sai contro chi imprecare. E poi ci sono quei gesti che ti fanno sentire vivo, come quelli del camionista quando lo sorpassi in maniera azzardata. E poi ci sono quelle emozioni da immortalare, come fanno quelli che al concerto invece di guardare riprendono col telefonino. E poi c’è quel piccione che non vede l’ora che tu lavi i vetri per sporcarli a modo suo. E poi c’è l’omelia della domenica mattina che ti fa pensare che non tutti sono nati per diffondere il Verbo. E poi c’è l’ebbrezza di guidare dietro all’omino col cappello in pieno centro a Roma (lui ha il trattore). E poi c’è il romanticismo di una barca, il mare, il vino e due bei gabbiani (jonathan e livingston) che ti cagano sul tendalino appena montato. E poi c’è quel complimento che ti fa sentire un dio, ma non sai che chi lo fa ti sta solo leccando il culo. E poi c’è la magia di cogliere le verdure nel tuo orto, lavarle, condirle e scoprire che hai piantato l’insalata lumacoide. E poi ci sono quelle canzoni che ti lasciano qualcosa dentro, come rosso relativo di tiziano ferro, un conato di vomito. E poi c’è il caffè del mattino abbinato a certi poeticismi che ti fa pensare “che culo, ho la carta igienica lilla e profumata della Foxy”.

Meglio una vita da normale, che un minuto da banale. (nella foto un mazzo di cicuta). Colonna sonora: Sei importante By Gigi D’Alessio

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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