Che i francesi siano i romantici per antonomasia è un dato di fatto. Sarà di sicuro per questo che sono francesi anche gli inventori di questo social così poetico, “Ecris le moi”, che finalmente porterà via da facebook tutti quei portatori insani di frasi citate senza autore.
Donne e uomini in cerca di amori romantici ai tempi della rete potranno incontrarsi in questo sito dove si sposerà la coppia più patetica dell’anno.
Dove sono finiti i veri rapporti epistolari, quelli scritti di pugno che tra una lettera e l’altra passava così tanto tempo che nel frattempo i due avevano fatto in tempo a sposarsi/lasciarsi/risposarsi/rilasciarsi etc. etc. ?? La risposta è facile: negli scaffali delle librerie (o nei kindle nel caso dei più tecnologici). Cinque epistolari che prendono polvere nella mia di librerie.
* “A volte un movimento del mio corpo, o una parola inaspettata, rivelano i pensieri del mio animo”. Abelardo ad Eloisa (lettera scritta dal bagno alle 8.37 di mattino)
* “Ho seno, collo e spalle di grande bellezza”. Louise Colet a Gustave Flaubert (prima che si incontrassero live)
* “Vengo di continuo”. Henry Miller ad Anais Nin (l’incontinenza della penna)
* “Le magnolie odorano e il cielo appare lavato dalla pioggia”. Gabriele D’Annunzio a Barbara Leoni (è per questo che è da sempre il mio riferimento)
* “I tuoi capelli contengono tutto un sogno”. Charles Baudelaire a Jeanne Duva (il fetish d’antan)
Per i romantici irriducibili c’è un concorso che ogni anno l’associazione AbruzziAMOci organizza premiando le lettere d’amore (vere) più belle. Personalmente resto in attesa che qualcuno pubblichi l’epistolario di Riccardo Schicchi e Eva Henger. Colonna sonora: Hearth of glass By Blondie