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Donne che odiano gli uomini

Non è la parodia del best seller, ma un dato di fatto che crescendo con gli anni, seppure senza ancora manco un capello bianco in testa, mi rendo conto acuirsi sempre di più.

Il caffè di stamani non era molto fumante e quando la giornata comincia col piede sbagliato può solo succedere qualcosa di peggio. Non peggio, spero, di trovarmi nel futuro a dover dialetticare con una donna che odia gli uomini. Come la riconosci? Facile. Cinque segnali inequivocabili.

* Intimo. Quando si spogliano queste donne ti ricordano Luca Giurato e i colori non sono nemmeno pastello. In genere è un bianco e nero, ma pensano che Newton sia solo una rivista simile a Focus. Proveranno a dirti che è “shabby chic”, ma quello che vedi basta e avanza. “E il suo pizzo non avrà fine…”
* Outfit casalingo. La tuta scolorita e strappata che “è di quando avevo 10 anni”, ti ricordano con orgoglio. Sarebbe anche eccitante, non fosse che sai già che sotto la tuta…(vedi sopra)
* In bagno (al mattino). Passati i primi sei mesi (solo se sei fortunato, altrimenti ne basta uno) una volta uscite dal bagno discorreranno con te che prendi il caffè fumante sulla consistenza delle feci del mattino, elemento che a quanto pare per loro vale più che un buon oroscopo di Paolo Fox
* Al ristorante. Dopo le prime uscite in cui potrebbero riscrivere il Galateo, per il resto sono di quelle che “io salto la portata, la assaggio però da te” e allora capisci che non è poi così triste andare al ristorante da solo
* Sotto le coperte. Come la cataratta, così la libido: col tempo cala. Fisiologico. Cala tuttavia anche la fantasia e quello che resta è uno straccio di copione, sempre lo stesso, di un film muto e in bianco e nero, pellicola rovinata e senza didascalie

Sono solo cinque. Meno male. La lista potrebbe essere più lunga. Non sono misogino, non cominciate a scrivermi offese sui miei potenziali traumi subiti in fasce. Colonna sonora: L’estinzione della razza umana By Baustelle

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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Alessandro Maurilli

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