Se ti svegli storto, ma accendi Dino e ti arriva Ziggy Marley, vuol dire che sei ancora vivo e gli astri (per chi ci crede) sono dalla tua. Come fare a cancellare qualcosa? La gomma della Staedtler è fantastica se usi matite. Mi danno fastidio i cancellaticci a penna e apprezzo ancora meno le sbiancate di bianchetto (meglio la striscia bianca).

Ancora peggio cancellare una persona dalla tua esistenza. Avere 34 anni, seppur senza capelli bianchi in testa, aiuta anche in questo. Cinque passaggi per cancellare una persona dalla propria vita (ai tempi d’oggi).

 

  • Social network. Eliminare la persona dai contatti, non basta. Devi eliminare anche gli “amici in comune”, o te la ritroverai sempre tra “persone che potresti conoscere”
  • Telefono. Prima di eliminare il numero di telefono devi fare il passaggio su Whatsapp e bloccare l’utente
  • Casa. Se ha pascolato sui pavimenti di casa è necessario resettare tutto, persino cambiare tipo di pane se è il caso
  • Abitudini. Se vive lontano non ci sono problemi, altrimenti cambiare proprio la rotta di navigazione per non correre il rischio di condividere la stessa aria
  • Futuro. Nella memoria latente post reset ricordare di evitare simili frequentazioni

 

C’è poi il ricordo da eliminare, la cosa più complicata (per i molti). Accendi Dino, fai partire tre note ganze pensando alle magiche parole di Marco Aurelio, “non c’è nulla di nuovo, tutto si ripete e subito passa”. Colonna sonora: The show must go on By Pink Floyd

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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