E’ da circa un anno che mi sono registrato a Privalia e poi Groupon e poi Jumpin. E’ da quel momento che ogni mattina, appena apro il telefono, tra le mail mi appaiono dei buongiorno che suonano tipo “scopa senza fili” oppure “cuffie hi tech” oppure “lavatrice ecologica” o anche “mutande colorate”.
Non ne posso più, se qualcuno sa come fare a cancellarsi si faccia avanti e me lo dica, il compenso potrebbe essere alto. E’ più o meno da sempre invece che ogni mattina leggendo i giornali col caffè fumante concedo attenzione solo a una storia, che poi spesso viene tramutata qui in questo pensatoio alias cesso visto le cagate che ci scrivo (come qualcuno mi scrive tutti i giorni, ma continua a leggerle a quanto pare). Stamani ho sfogliato l’ultimo numero di Panorama, quello che uscirà domani per i comuni mortali. Sappiate che a pagina 98 c’è una bellissima storia scritta da Malte Hervig. E’ una intervista a Francoise Gilot, “l’unica amante che si è salvata da Pablo”. Pablo è Picasso e lei è una delle sue tante donne, l’unica però che l’ha mollato facendolo anche bestemmiare in spagnolo. Oggi lei vive a Montmartre, come potrebbe non essere lì. Una storia perfetta, da film di quelli che focalizzano la biografia di un personaggio su un periodo di vita particolare. Più o meno dieci anni di convivenza con Picasso per la Gilot. “Un inferno”, dice, e infatti Picasso, noto tombeur de femmes, pensa che ogni volta che si cambia donna la precedente vada bruciata. Macabro, così come il pensiero che le donne sono dee o vipere. Non so a voi, ma a me di lui piace il periodo rosa, quello de “la donna col ventaglio” per intenderci, che è anche quello più calmo e comprensibile, evidentemente il fumo era buono. Anche per questo non condivido il motto del pittore terrone. Le donne sono dee e vipere allo stesso tempo e noi siamo bischerini che le adorano in attesa del loro morso letale. Colonna sonora: Just in time By Tony Bennet