Ieri ho intavolato una serie di sfighe che mi hanno fatto rivenire in mente quel genio di Murphy, non Eddy, ma Edward. Sì proprio lui, quello che una volta lanciando un razzo a cacchio di cane ha pronunciato la frase mitica “se qualcosa può andar male, lo farà”, frase per altro citata pure nel film (triste anche quello) che ho visto ieri sera svaccato su un divano rosso che con me sopra diventerà presto bianco per osmosi.
Le leggi di Murphy e i loro sviluppi soggettivi al punto che:
* Mi cade il bb in terra, l’unica pozza che c’è nell’arco di dieci chilometri la prendo. Murphy
* Cerco di parcheggiare la macchina nel posto che mi sembra più sicuro. Alla fine del film la troverò ammaccata. Murphy
* Parte una goccia di olio dalla focaccina tonno e capperi, cade nel mocassino scamosciato da xxx euro. Murphy
* Siamo in cinque in una stanza di cui uno solo senza un capello bianco in testa, ma si dovrà rovesciare un caffè. Addosso a chi? Non a Murphy, ma Murphy è lì
* La cacca di cane la pesti sempre, sempre, sempre, prima di salire in auto (e il viaggio sarà lungo) ariMurphy
Per i miei gusti questo Murphy, ingegnere esimio, è inflazionato. E’ una specie di modo per evitare di bestemmiare quando ti capita una sfiga. Sillogismi per descrivere le simpatiche angherie della vita e ormai è usato anche dai precoci di eiaculazione per giustificarsi alla fine del rapporto (“che a volte termina prima che cominci”, by Murphy). Una delle varianti sul tema Murphy però è perfetta per definire questo mio momento della vita: “se un cibo è buono, allora fa male di sicuro”. Colonna sonora: My Way By Sex Pistols version