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C’è posta per te

Dino questa mattina è partito con Slave to love By Bryan Ferry. Mi fa venire in mente due innamorati che camminano per mano in una città d’inverno, verso il tramonto, con la strada bagnata illuminata dalle luci dei semafori. Stanno andando a teatro, o forse solo rientrando a casa per procreare, o semplicemente per accendere il camino.

Sono gli stessi che devono aver fatto quell’esperimento della tv spagnola: prendi quattro ex coppie e falle incontrare dopo un po’ di anni. Cosa succederà? Non ci crederete: si sono tutti riabbracciati e commossi. E’ la stampa, bellezza. Nella realtà di tutti i giorni cosa succede? Ve lo dico io. Cinque ex. Cinque incontri.

Viticoltrice. Corridoio Vinitaly. Occhio che fulmina, il suo, e un vaffa tra i denti (sempre suo)
Farmacista. A spasso con il neonato (il suo). Lei coi segni della famiglia perfetta, io con la macchinina da fighetto e la groupie con le francesine
Vaticanista. “Tu sei come i tuoi vestitini da damerino: passi di moda”. Originale lei
Architetto. Mi mostra con orgoglio i carati del diamante sull’anulare sinistro
Bancaria. No comment

Le minestre riscaldate esistono solo a C’è posta per te e a dare la benedizione è Maria De Filippi. Colonna sonora: Confusa e felice By Carmen Consoli

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.