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Biocarburanti per tutti

Sembra il titolo di uno dei mille articoli dal tema incoraggiante che ho fatto in questi anni in cui si parlava di cose tipo biomasse, biogas, scarti agricoli, colza (non calza correttore di word!). Invece no, stavolta il biocarburante è a ciclo chiuso se si acquista l’ultimo modello di moto-cesso. Attenzione, non è detto che sia per forza un cesso di moto (anche se a me non piace comunque), ma di sicuro si tratta di una moto-cesso: ti siedi, giri la chiave, scavalletti e mentre vai puoi alzare la tavoletta e fare i bisogni direttamente in strada.

Oltre all’Abs, l’Ebs, l’Ebd, L’Ipt e anche l’Aids per qualche modello, la moto-cesso ha solo un pericolo non contemplato dai costruttori (giapponesi naturalmente): non ti immunizza dall’arresto per atti osceni in luogo pubblico. Certo non si è mai sentito dire che un poliziotto arresta un centauro perchè sta defecando in corsa e se fossi un poliziotto mi vergognerei di cotanta impresa professionale, però meglio evitare di farsi notare, specialmente dopo aver mangiato un chilo di ciliege. Mi viene in mente il vecchio rimedio del ciclista al giro d’Italia. Anche loro la fanno in corsa e il cesso su una bici non l’ho mai visto. Quindi mi chiedo a cosa serva il cesso in moto. E invece eccola la trovata dei nipponici: è un cesso che ricicla l’acqua di scarico e la trasforma, forse, in biocarburante. E’ la scienza, bellezza, e tu non puoi farci niente. E finalmente ho capito perchè Valentino Rossi perde sempre. Colonna sonora: Il tempo di morire By Lucio Battisti/Mogol

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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