Sogno tormentato stanotte: ho fatto diventare Marina di Grosseto Ibiza e al posto del porto c’era la fermata di Italo (che non si fermava mai). Caffè fumante davanti al Corriere.it che in testa mette a sinistra i razzi su Gaza, a sinistra il razzo di Ibrahimovic. Breve riflessione in tempo per riprendermi sfogliando il Panorama di questa settimana che cambia rotta e cerca di dare un senso all’attualità con una copertina a effetto: “La pillola sfasciafamiglie” il titolo e la foto è un viagra gigante che schiaccia i due sposini sopra la torta nuziale.
Nonostante il clamore della copertina il reportage non dice niente di molto nuovo: in Italia si vendono ufficialmente 20 milioni di pastiglie blu all’anno e sono soprattutto gli over 60 a utilizzarle, gli stessi che poi si trovano davanti la moglie coetanea gelida con lo sguardo di Marion Crane nella scena dell’accoltellamento e che dopo qualche mese si presenta dall’avvocato divorzista con la scatolina (vuota) della pillola della felicità. Secondo l’articolo di Panorama infatti i divorzi di coppie di una certa età aumenterebbero a causa dell’ingrifamento maschile non corrisposto dalla donna. Di contro leggo oggi sul Corriere che l’Istat segnala un nuovo esorbitante calo delle nascite e in questo caso una delle cause principali sarebbe la paura dei giovani maschi a prendersi le responsabilità. Insomma, che aristofonte.com sia il futuro per tranquillizzare le giovani signorine e far sfogare i viagramen? La settimana scorsa sono stato in Sicilia e un simpatico personaggio mi ha dato la ricetta del viagra casereccio. Non l’ho provata e credo che mai la proverò, ma la socializzo volentieri: un quarto di aglio, un cucchiaio di miele e un bicchiere di succo di uva. Secondo me manca un ingrediente che renderebbe la pozione degna di una fattucchiera: un capello di Moana. Colonna sonora: Le mille bolle blu By Mina