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Ana Steele e le tigri di Mompracem

Tra le cose curiose notate nei lidi di Marina di Grosseto, madame e madamine che al posto di Chi, o Novella 2000 o simili, questa estate sfoggiavano tutte il best seller del decennio (siamo solo al 2012) “50 sfumature di grigio”. Lo sfoggiavano come a dire “visto, leggo anche io?!”, perchè le stesse di solito leggono harmony al bagno e credono che Maria de Filippi sia una scrittrice di successo dopo “Amici – il libro”.

Quando ho sentito dire che si trattava di un romanzo “osè” ho ripensato a Ovidio, a Saffo o ad Anais Nin, per essere più attuali. La curiosità è donna e così ho letto anche io il capolavoro dell’estate, ma solo per capire come si diluisce il grigio fino a farne 50 sfumature. Mentre leggevo la mia mente subiva dei flash che oscillavano tra il più romantico film scandalo degli anni ’80 “Nove settimane e mezzo”, Cicciolina che fa lo show col pitone (sempre anni ’80, anche presso l'”ei fu” Teatro-Cinema Apollo di Foiano della Chiana – Ar) o Rocco che fa la pubblicità della patata. Alla fine sono entrato in lettura e mentre scivolavo nelle parole della James ho avuto l’epifania di Salgari. Il primo libro che ho letto, come tanti, Sandokan. Così ho cominciato a pensare a Lady Marianna come Anastasia e a Sandokan come Grey “Ue Sandokàn, siete no bello guaglione, lo sapevate?”. Forse l’importante è leggere, cosa non importa, e far girare la fantasia che è l’unica cosa per ora non tassata. Così anche Yanez potrà realizzare il sogno di un’orgia in camporella (e che camporella). Certo che chiamare Ana la protagonista di un romanzo erotico… Colonna sonora: Spaccacuore By Samuele Bersani

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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