Dentro di me deve sussistere un principio di umidità, perchè ogni volta che nevica ovunque, dove sono io no, la nuvola al contrario di fantozzi. Vedendo tutte quelle foto di nevicate questa mattina mi è rivenuto in mente quando da piccino mi trasferivo per le vacanze di Natale da mia zia.
Dalle mie cuginette era il trionfo delle barbie e io adoravo giocare con le loro belle bambole che abitavano in una bellissima villa dalla facciata rosa (?) e che per macchina avevano il maggiolone giallo. Mia zia, preoccupata, un giorno mi comprò Ken. E’ stato il mio primo incontro ravvicinato con un gay.
A proposito di giocattoli ho appena letto un libro molto interessante. Si chiama “La scienza del giocattolaio”, lo ha scritto Davide Coero Borga (Codice Edizioni, smarketto fino in fondo). L’autore dice che sognava fin da piccolo di fare il giocattolaio e oggi disegna giocattoli (e scrive libri a quanto pare). Dentro ci sono tutti i giochi della mia infanzia e la spiegazione di come sono nati e costruiti. Quanti ricordi.
* L’Hula Hop: non sono mai riuscito a fare più di tre giri. Ho capito che non sarei mai stato un ginnasta e anche il trucco per stimolare l’intestino
* La fionda: l’avevo costruita con un ramo d’olivo che è più elastico. A un certo punto nel pollaio dei nonni tutte le galline erano cieche. Mia nonna gridò all’epidemia
* Il Crystal ball: è stata la prima sigaretta che ho fumato. Da lì sono passato al sigaro (che non produce bolle, ma inquina lo stesso)
* La pista polistil: solo per maschietti. Ferrari contro McLaren. Il sabato costringevo a giocarci la mia fidanzatina delle elementari. E’ stata la prima donna che mi ha lasciato. Donne e motori…
* Il super tele: ne ho ancora uno in garage, giallo a scacchi neri. Il pastore tedesco di mio nonno, York, ne deve aver mangiati una dozzina.
* Soldatini: avevo quelli piccini in sacchi da 500 pezzi. Ero megalomane fin dall’infanzia. Lo sbarco in Normandia era il mio forte e non si salvava nessuno
Bravo Davide, bella carrellata. Il tuo libro mi fa ricordare che il tempo passa (anche se nessun capello… ecc ecc). Ah, il titolo: Monopoli. Nessuno gioca se non mi date il fiasco come pedina. Avevo già capito tutto della vita. Colonna sonora: All a dream By Norah Jones