Alle 3.35 am mettersi a contare le pecore vuol dire anche riflettere sui teoremi dell’esistenza e io lo faccio per attinenza. Per esempio quando è passata la pecora numero 76 ho riconosciuto che era Dolly. “Oh Dolly”. “Oh ciao Alessandro”. “Come va la vita da clone”. “Ma sai come vanno queste cose, ci si fa l’abitudine”. Ho sempre trovato simpatica Dolly e il parlarci in queste notti me lo conferma sempre di più. Mi ha pure raccontato una barzelletta nei giorni passati. La numero 149 è la pecora spaziale protagonista del vecchissimo videogame del Commodore 64 (o 128 per gli evoluti bambini viziati tipo me). La pecorella del giochino anni ’80 deve essere in una sorta di limbo con quanti nemici ha ucciso. Sì perchè esistono pecore che anzichè fare il latte sparano missili a ripetizione. Lei è una di quelle, la più famosa direi. Ho faticato a riconoscere la pecora dalla lingua blu perchè era stata messa in quarantena, infatti è stato davvero difficile trovare la numero 321. La 455 è la pecora di David Gilmour. Le ho chiesto se sapesse suonare anche lei la chitarra, ma ha ammesso finalmente che ama i Genesis e che Waters ha la fiatella. A un certo punto ho quasi perso il conto perchè quella vecchia “volpe” di Lupo Ezechiele si è intromessa nel conteggio. Insomma sono arrivato lungo a contare fin quando ho trovato la più simpatica, la pecora nera naturalmente, che mi ha dato una tristissima notizia: la pecora Shrek, la più folta al mondo, ci ha lasciati qualche mese fa. Nel dolore della notizia il sonno è tornato. Colonna sonora (dedicata alla Shrekina): Sheep go to heaven By Cake
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Buongiorno, interessante la battuta sui Pink Floyd! In ogni caso, contare le pecore è di solito deleterio in caso di insonnia. La prima nozione che dovrebbe circolare è che non bisogna dormire. Pensare che occorra dormire e cercare di farlo in quest'ottica è il primissimo errore e probabilmente la più diffusa causa d'insonnia. Infatti, pensare ad una pecora morta da non contare più è già meglio :-). Purtroppo, in Italia non ci sono centri dedicati alla cura dei disturbi del sonno, ma solo dei (pochi) professionisti sparsi (meglio di niente comunque). Saluti, MC.