11.11.11.11.11.11

Non sono affatto superstizioso: di norma sono il primo a passare dopo il gatto nero, rompo gli specchi, passo sotto alle scale, metto il pane al contrario, il cappello sul letto, mi cade di continuo il sale. Insomma guardo e passo, non mi preoccupo più di tanto. Domani, 11.11.11 alle ore 11.11.11 sarò nel mezzo del lavoro, presumibilmente con circa un migliaio di persone intorno, quindi non credo che potrà succedere qualche catastrofe particolare. Tuttavia questo palindromo è il segno che nella storia, tutti noi che domani supereremo quel momento, potremo dire di esserci stati.

Come ero presente il giorno in cui Ayrton Senna è morto a San Marino (primo e ultimo  Gp della mia vita). Ero presente il giorno in cui a Milano Peter Gabriel si è messo a rotolare sulla palla gigante sotto la galleria di vittorio veneto e tutti hanno pensato per un attimo a una bomba gigante con dentro Bin Laden. C’ero anche il giorno del mio battesimo, della prima comunione e anche della Cresima. Ero presente il giorno in cui mi è caduto il primo dente e l’ho nascosto dentro a un muro di casa dei nonni, perchè in campagna si faceva così. Sull’attenti anche quando alla fine della lezione la mia prof di francese è stata colta da un ictus. Ero davanti alla tv quando a Capaci si è aperta una voragine, quando due aerei sono atterrati sulle torri gemelle. Ero presente il giorno in cui i miei genitori si sono separati, sarò presente il giorno del loro divorzio. Ero anche in piazza Santa Croce quando Gilmour ha iniziato a suonare Shine… con un calice di Chianti in mano. Dal 4 febbraio del 1980 sono stato presente tutti i giorni, a qualsiasi orario, sempre abbastanza vigile. In tutto a occhio e croce fanno 11.229 giorni pari a 269.496 ore di vita. E quindi caro palindromo, vieni pure, sarò lì ad aspettarti con il bb pronto per scattare la foto all’orologio (senza datario…). Colonna sonora: Il faut du temps au temps By Makali