Un Mondiale di calcio senza la Nazionale Italiana è come un piatto di pici all’ aglione senza aglio o come una Coca Cola senza bollicine ma, fortunatamente, i pici ancora si fanno con l’aglio e la Coca Cola si vende con le bollicine, quindi almeno questo, ancora, ci è rimasto, ma la Nazionale Italiana dove l’ abbiamo lasciata?
La Nazionale Italiana l’ abbiamo lasciata a quel drammatico spareggio con la Svezia dove in due partite non è stata capace di segnare nemmeno un goal, però …. però vi è anche da dire che questi svedesi proprio scarsi scarsi non sono, avendo battuto la Sud Corea senza subire goal ed avendo tenuto testa ai panzer tedeschi fino a ben oltre il novantesimo, ma un tiro cross, più tiro che cross, di Tony Kroos, ha fatto sì che venisse evitato il tanto temuto “ biscottone “ fra Svezia, appunto, e Messico, alle quali un pareggio sarebbe stato sufficiente per andare avanti, ma diciamo che di “ biscottone “ ferisce, di mancato “ biscottone “ potrebbe perire, considerando che la Germania avrà di fronte i simpatici, ma nulla più, coreani del sud, mentre Messico e Svezia si affronteranno in uno scontro fratricida, con un possibile arrivo a tre a sei punti, ma con un ancora più possibile ottavo di finale che sarebbe una sorta di finale anticipata fra Brasile e Germania, per quella che potrebbe essere una rivincita del mostruoso cappotto subìto dai verdeoro quattro anni fa.
Ma questo Mondiale, fino ad ora, cos’ ha detto? Ha detto che l’ Egitto allenato da Hector Cùper è già andato a casa con tre sconfitte, cosa non sorprendente, ma la cosa curiosa di questa squadra è che si è presentata con un giocatore, tal Mahmoud Ibrahim Hassan, di ruolo attaccante, meglio noto come Trezeguet, di bianconera memoria. Io non so chi abbia avuto il coraggio di affibbiargli questo nomignolo, o se il simpatico più che bravo trequartista egiziano se l’ è affibbiato da sé, ma tutto sta che vedendolo giocare, molti tifosi bianconeri, fra cui il sottoscritto, si sono fatti delle grasse risate.
Poi, abbiamo visto che Cristiano Ronaldo, probabilmente il più grande giocatore di tutti i tempi, è riuscito a farsi parare un rigore da tal Beiranvand, estremo difensore iraniano, la cui prodezza, però, purtroppo per lui, non è servita a far passare il turno alla Nazionale iraniana; abbiamo visto i capelli di Neymar, che l’ istrionico Eric Cantona ha definito “ spaghetti al dente “ e postando anche una sua foto abbastanza raccapricciante e poi stiamo vedendo un’ Argentina, che io avevo pronosticato come possibile vincitrice, o almeno finalista dei Mondiali, praticamente a casa senza nemmeno superare il girone eliminatorio, a meno di clamorosi ma alquanto improbabili ribaltoni, con Messi che non è più il Messia ( siamo Messi male, il Messi è finito andate in pace, amen …. Va beh dai, consentitemi qualche battuta ).
E vogliamo parlare della simpatica Nazionale di Panama? Parlatene voi, perché vedere loro al Mondiale e non vedere l’ Italia mette una certa tristezza: nove goal incassati in due partite credo siano dati abbastanza eloquenti. Il cannibale Suàrez, ancora, non ha affilato i denti come fece quattro anni fa col nostro Chiellini, ma ha gonfiato le reti avversarie, indi per cui occhio a questa Nazionale che proprio malvagia non sembra ma, se mi voleste concedere una seconda chance, io vi potrei pronosticare l’ Inghilterra come possibile vincitrice anche perché, prima o poi, dovranno dimostrare di essere coloro che hanno inventato il Football oppure no?
Certo, poi abbiamo il sempre quotatissimo Brasile o i temuti galletti francesi che, pur giocando un calcio non trascendentale, anzi, zitti zitti quatti quatti potrebbero sentir risuonare il loro inno in finale.
La Russia? Vorrei vederla arrivare in finale solo per quel meraviglioso inno, ma nulla più. E sicuramente, la vincitrice sarà una di quelle che qui non leggete. Sarebbe bello, ma credo che sia pura utopia, che per una volta il Mondiale lo vincesse una Nazionale outsider, tipo Croazia o Messico. Sognare non costa nulla e allora accendiamo i televisori e proviamo a tifare una Nazionale che non sia la nostra davanti ad un piatto di pici all’ aglione ed ad una Coca Cola con le bollicine.
Stefano Steve Bertini