Nella vita è tutta questione di tempismo. C’è chi ce l’ ha – non solo il tempismo – e chi non ce l’ha.
Il tempismo è essere al posto giusto al momento giusto e non al momento sbagliato nel posto sbagliato – le declinazioni della sfiga sono molteplici. E questo nella realtà odierna significa solo una cosa: possedere il dono dell’ ubiquità ossia trovarsi nello stesso istante in due posti diversi così da ottimizzare le possibilità di incappare nella classica e canonica botta di ……..fortuna.
E a questo la connessione perenne degli smartphone non può niente. Capace di renderci visibilmente online e informati 24 su 24 h e di far sapere in ogni momento dove ci troviamo grazie a app come ” mi trovo a sedere nel divano di casa mia in via tal de tali con Tizio, Caio e Sempronio a giocare a filetto”, ma ancora incapace di sdoppiare la nostra pellaccia e inviarci in uno dei posti dove dovremmo essere se non fossimo esattamente dove ci troviamo. Mi sto intrecciando anche a pensarlo.
Un’ ottima soluzione potrrbbe essere ricorrere a uno dei nostri 7 sosia, ma anche lì il difficile è trovarli…..
L’ubiquità e il tempismo sarebbero veramente la soluzione per gestire 8 mila cose contemporaneamente – quando troppo quando niente – e per saltare il traffico cittadino che come per magia si moltiplica quando devi prendere un treno o quando sei già in ritardo colossale.
Il peggio di non poter scegliere oggi è dover scegliere. Scegliere dove stare, cosa fare, dove abitare, cosa studiare. E in più scegliere in tempo. Il paradosso della postmodernità e della sua contraddizione costante sono mille frecce e un punto interrogativo davanti. Per fortuna che ho letto che siamo alla fine del postmodernismo e verso l’inizio di una nuova era. Torna il posto fisso???
Comunque ho capito che uno il tempismo deve avercelo nel sangue e visto le mie ultime esperienze e i salti mortali che devo fare per far incastrare lavoro, formazione, doppio lavoro e magari una vita secondo me non ce l’ ho. I segnali comunque c’erano tutti e da tempo ma mi sono parsi evidenti e chiari solo ultimamente.
Dopo essere stata tutta l’estate in quel di Arezzo e provincia, devo dire in buona compagnia visto le frequentazioni Vip, mi sono presa 4 gg di stop per ricaricare le pile prima del grande rientro e ho deciso di fare un giretto a Como per ammirare le bellezze del luogo: il lago, villa Carlotta e George Clooney. Ecco appunto 2 di quste 3 meraviglie non le ho potute vedere e dal momento che il lago a Como è quasi impossibile evitarlo rimane la Villa per una mancanza di tempo – strano – e George a causa della sua assenza o meglio della sua presenza……………………alla mostra del cinema a Venezia. Quando uno proprio se le canta e se le suona.
E io che mi ero già immaginata al suo fianco dalla mattina alla sera e poi il giorno dopo………………………….denunciata per stalking.
Anche il mio tempismo perfetto nel beccare con precisione assurda tutte le volte, compresa la mattina della partenza, l’eterno semaforo rosso dell’incrocio dell’ Aci e nello scegliere treni in perenne ritardo che poi per arrivare in tempo alla coincidenza sempre dall’altra parte della stazione – l’unica possibilità è bere una red bull e mettere le ali – è esaustivo di un caso limite di mancanza di senso temporale.
Ottima decisione anche quella di andare 2 gg al mare in questa settimana di sollleone – !? – ma i migliori risultati devo dire che li ottengo nella sfera personale/professionale: voler fare la giornalista in un periodo in cui per fare il praticantato si paga e non viceversa, sognare di scrivere bestseller in un mondo che vive online e cercare di scrivere qualcosa di sensato sul tempismo e il multitasking mentre ho un film in pausa sul MySky, il telefono che squilla e la finestrina di Fb che trilla.
Ma quanto a scelta del tempo poteva andarmi peggio, per le mie idee strampalate nel Medioevo sarei potuta tranquillamente essere bruciata come eretica e li non sarebbe stato proprio piacevole rispondere alla domanda di Facebook dove mi trovo.
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