Pensavo che espatriare fosse facile, ma mi sbagliavo di grosso. Sentendo sempre parlare di cervelli in fuga mi era venuta la malsana idea di fare fagotto e dirigermi verso il Nuovo Mondo per tentare fortuna – periodo ottimo direi. E anche se molti pensano che il mio cervello sia scappato da tempo, in realtà risiede ancora abitualmente in Italia poichè, per qualche strana legge a me ignota, al momento non è molto richiesto all’estero…….e a questo proposito voglio enunciare il mio disappunto e anche la mia convinzione che qui si stia assistendo a un fenomeno di pura discriminazione.
Infatti anche il mio cervello vorrebbe essere accolto da Università del calibro di Yale, Harvard – e qui l’influenza dei telefilm americani è palpabile – o magari di Oxford utilizzando borse di studio e sconti sulla quota annuale e non è giusto che solo per colpa del piccolo insignificante particolare che non posseggo una Laurea in astrofisica e un quoziente intellettivo da far piangere i test d’ammissione, non mi venga assegnato un biglietto ridotto per un Master in giornalismo o per un corso accellerato di “come scrivere articoli o frasi di senso compiuto in un’altra lingua”.
Insomma solo se il tuo cognome discende da una linga dinastia di fabbricanti di macchine o se sei nato con un cervello come quello di Dexter puoi sperare in un futuro migliore? Se questa non è discriminazione, cosa è?? Selezione naturale?
Quando ho chiesto alla mia cara Università dopo la Laurea quinquennale – quinquennali anche le tasse – di indicarmi le possibili Università estere dove specializzarmi, mi sono sentita rispondere semplicemente che non sono previste attività di tutoraggio nè collaborazioni con Università straniere. Ma chi ci crede????????????? E allora tutti ‘sti cervelli in fuga???
Partono così senza saper dove andranno a sbattere la testa? ( associazione di parole molto appropriata ).
Arrivano a Nova York come i migranti del secolo scorso e bussano alla porta del primo istituto universitario che trovano o semplicemente rispondono a un annuncio “AAA geni cercasi”?
Credo che l’unica strada in questo periodo di DEFAULT generale per chi come me non ha mai misurato il proprio Q.I. e preferisce farsi venire il torcicollo per individuare le stelle cadenti all’astrofisica sia indicata nella frase “Audaces fortuna Iuvat”. O facciamo fagotto o aspettiamo che tutti i cervelli fuggano.
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