In un mondo o meglio in un Paese dove per lavorare ci vogliono le 3 C: Capacità, Conoscenze – ben inteso non la Conoscenza in sè, ma le conoscenze per sè – e ultima, ma non meno importante la terza C che qui lasceremo all’immaginazione… un’alternativa valida all’emigrazione moderna o fuga dei cervelli c’è: andare a zappare la terra!!!!
Quella che abitualmente viene utilizzata come imprecazione per chi vogliamo invitare a cambiare aria e una volta uno dei mestieri piu disprezzati giudicati da chi lavorava in città con sdegno da snob oggi è un consiglio efficace e il mestiere perfetto per mantenere il peso forma e essere abbronzati tutto l’anno. Sempre più ex Yuppie convinti decidono di abbandonare le cravatte e il colletto inamidato e andare a fare i viticoltori, i contadini moderni con il gallo che li sveglia la mattina e il pc portatile che fa pubblicità ai loro prodotti mentre lavorano.
E ora sto valutando anche io di dedicarmi al mestiere più antico ops …quasi della storia.
Ed ecco qui alcuni buoni motivi per fare il contadino:
Poter lavorare all’aria aperta e non dover respirare così l’aria compressa da odori non sempre piacevoli in uffici straffollati.
- Fare il pieno di vitamina B tutto l’anno.
- Non doversi più struggere per il colore etereo tonalità grigio topo che lo smog contribuisce a creare e che ci costringe a pagare fior di quattrini per cancellarlo e farlo diventare un arancione carota con lampade e affini.
- Poter mangiare tutti i giorni pere e pecorino riuscendo finalmente a capire per una volta perchè il povero contadino non deve sapere quanto è buono il formaggio con le pere.
- Avere come migliori amici e vicini la socievolissima Vanga, il nevrotico Trattore e la vendicativa Falce e nel caso in cui ci si stanchi di avere a che fare con gli animali e si desideri avere una conversazione con gli altri esseri umani si può sempre banchettare al chiaro di luna.
- Dulcis in fundo: i prezzi e la relativa impennata dei profitti del settore biologico e dei prodotti artigianali. Anche il portafoglio vuole la sua parte.
Tale mia elaborata riflessione è nata dalla mia naturale poca propensione alla conversazione mattutina praticamente obbligatoria se si decide di lavorare come commessa – unico lavoro a me concesso dopo la Laurea – e dalla mia attuale situazione lavorativa. Precaria anzi precarissima!
Dopo la possibilità svanita di trasferirmi in Australia per un anno sto valutando le possibili alternative e nonostante la mia poca conoscenza della coltivazione della terra una casa ecologica, un bel campo e un paio di braccianti che mi spiegano come non fare danno potrebbero essere la soluzione per poter mantenere me e la futura prole. Meglio essere lungimiranti…da qui a 20 anni probabilmente una famiglia riuscirò a farla.
Quindi non mi resta che dimenticare i Curriculum e la mia attuale faccia smunta e gettarmi a capofitto nel mio nuovo progetto…
…Ma gli stage per diventare contadini provetti ci sono vero???